Gli Shoot-Out: la rivoluzione dei rigori, ormai dimenticata

Qualcuno di voi ricorda gli Shoot-Out? Vi raccontiamo oggi la storia di una particolare variante del calcio, finita nel dimenticatoio

Shootout calcio rigori
Getty Images

Calcio e nuove regole, l’idea degli Shoot-Out

Nel corso del tempo sono state studiate numerose modifiche regolamentari al gioco del calcio, così come originariamente concepito. Alcune approvate, altre tentate e poi accantonate. Tra queste, una delle più suggestive riguardava gli Shoot-Out. Coloro che negli anni 90 avevano almeno tra i 10 e i 15 anni probabilmente ricorderanno di questa curiosa alternativa ai calci di rigore, mutuata dall’hockey su ghiaccio. Vale a dire, la partenza di un tiratore, invece che dal dischetto del rigore, da una distanza di 32 metri circa dalla porta, con cinque secondi di tempo per mettere la palla in rete, anche dribblando il portiere volendo.

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Shoot-Out, breve storia di un passato dimenticato

L’idea fu varata dalla Major League Soccer negli Stati Uniti, per spettacolarizzare ancora di più il gioco ed abolire i pareggi. Nel torneo americano, fu usata tra il 1996 e il 1999, senza troppo successo. In Italia, fu utilizzata a mo’ di prova in alcune edizioni del trofeo Birra Moretti, classico appuntamento estivo di fine anni 90 e primi anni Duemila sotto forma di triangolare, anche quest’ultimo sparito. Una variabile divertente e che avrebbe potuto avere maggior fortuna, per esaltare la tecnica dei giocatori e la capacità nel duello uno contro uno con il portiere. Un’idea che ha provato a riproporre di recente Marco Van Basten, nei suoi suggerimenti per innovare il gioco del calcio.

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