Jannik Sinner in campo a Lione contro il francese Rinderknech, una sfida durissima e con il colpo di scena finale 
Match più tirato del previsto per Jannik Sinner al torneo di Lione, opposto negli ottavi di finale al francese Rinderknech, numero 125 del mondo ma giocatore molto solido specialmente al servizio. Primo set equilibratissimo e infinito che si conclude al tie-break, sul 9-7 per l’azzurro dopo una vera e propria battaglia (anche due set point per Rinderknech). Il francese non molla e nel secondo set strappa il servizio nel terzo game, imponendo un grande ritmo alla gara. Sinner cala vistosamente e subisce un altro break, non riuscendo ad allentare la pressione e perdendo nettamente 6-2.
Nel terzo set Sinner prova a reagire, ma conferma difficoltà sul proprio servizio (penalizzato anche da qualche problema agli occhi) e si espone al dritto di Rinderknech, subendo ancora il break al terzo game. Il francese è in fiducia e inizia a mettere a segno anche colpi impossibili, ma sbaglia qualcosa anche lui e Sinner si riporta in parità (3-3). L’altalena di break e controbreak continua e non premia l’altoatesino, sconfitto 7-5 e costretto ad abbandonare il torneo.
Una settimana di preparazione a quello che è il torneo sulla terra rossa più importante di tutto il circuito, il Roland Garros. La competizione prenderà il via la prossima settimana, a partire da lunedì 24 maggio. L’Italia si presenterà ai nastri di partenza con quattro tennisti nei primi 30 della classifica ATP. Per Sinner anche l’occasione del primo Grande Slam della sua carriera da vivere da testa di serie.
LEGGI ANCHE >>> WIMBLEDON, RECORD PER L’ITALIA 
Nel frattempo il movimento tennistico italiano può sorridere grazie agli ottimi risultati ottenuti dagli azzurri negli ultimi mesi. Saranno ben nove gli italiani certi di partecipare al prossimo torneo di Wimbledon con la speranza che Cecchinato, secondo degli esclusi, riesca ad ottenere il pass per il tabellone, raggiungendo così il record assoluto di dieci presenze azzurre.
LEGGI ANCHE >>> RISULTATO A SORPRESA, ESULTA BERRETTINI
