Ansia Sinner, record negativo: un tabù da sfatare

Jannik Sinner può guardare al futuro con ottimismo, ma c’è qualcosa da migliorare nel suo gioco: un record negativo fa pensare

Numero 17 della classifica ATP, in questo momento Jannik Sinner è il miglior tennista italiano. Il 21enne è già stato all’interno della top ten, un traguardo che vuole raggiungere nuovamente ma che si è parzialmente allontanato per qualche infortunio e qualche passo falso di troppo.

Sinner, c'è un record negativo: tabù da sfatare
Jannik Sinner © LaPresse

Sinner, fuori dagli Australian Open a testa alta: ora occorre accelerare per risalire in classifica

La sua crescita appare comunque costante, come testimoniato dal percorso agli Australian Open. Primi due turni in scioltezza, un terzo turno iniziato male con l’ungherese Fucsovics, sua ‘bestia nera’, ma passato grazie a una grande rimonta da due set di svantaggio. Poi, agli ottavi, di nuovo di fronte a Stefanos Tsitsipas, che un anno fa lo aveva eliminato ai quarti. Allora, un match senza storia, questa volta una battaglia durata cinque set, in cui Jannik ha dimostrato forza mentale, risalendo da un altro svantaggio di due set e allungando la sfida costringendo il greco a dare fondo a tutte le sue risorse. Una sconfitta che brucia, ma che mostra che la strada è quella giusta. Ora, un periodo denso di impegni, per affinare la condizione e risalire in classifica. A febbraio, Sinner sarà di scena nei tornei di Montpellier, Rotterdam e Marsiglia. Obiettivo, arrivare al meglio al doppio appuntamento clou del mese di marzo, i due tornei Masters 1000 negli Stati Uniti, quelli di Indian Wells e Miami (dove due anni fa fu finalista). Nella sua miglior versione, l’altoatesino è senza dubbio in grado di ottenere ottimi risultati e arrivare in fondo a qualsiasi torneo.

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Sinner, c'è un record negativo: tabù da sfatare
Jannik Sinner © LaPresse

C’è un dato però su cui riflettere, dopo il ko con Tsitipas, pur arrivato con una ottima prestazione. Sinner, nei 18 match giocati in carriera contro giocatori della top 5 della classifica mondiale, è riuscito a vincere soltanto due volte. Ci è riuscito contro Carlos Alcaraz, a luglio dello scorso anno, prima a Wimbledon e poi nel torneo di Umago. Poi solo sconfitte. E’ come se al giovane tennista azzurro mancasse sempre lo sprint conclusivo. A Wimbledon, contro Djokovic, era avanti di due set, agli Us Open ancora con Alcaraz ha avuto addirittura match point per andare in semifinale, prima di uscire sconfitto. E’ l’ultimo passo, forse, per entrare in pianta stabile tra i grandi di questo sport.