Premier League, la Brexit cambia il calciomercato: trasferimenti a ‘punteggi’

Premier League, clamorosa decisione della lega e della Football Association: il calciomercato cambia del tutto con la Brexit, ecco come

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Logo Premier League (Getty Images) 

Premier League, a fine mese la Brexit: cambia tutto

Il 31 dicembre 2020 è una data fondamentale per l’Inghilterra. A partire da quella data, infatti, si concretizzerà la Brexit. Un evento di cui si è parlato tanto negli ultimi anni, dal referendum che nel 2016 decretò l’uscita dell’Inghilterra dall’Unione Europea e sugli effetti che ciò avrebbe avuto in tutti i campi, tra cui quello calcistico. In un mondo globalizzato come quello di oggi, le ripercussioni saranno evidenti anche dal punto di vista del calciomercato. E infatti, la Premier League e la Football Association, hanno diramato un comunicato in cui hanno reso note le regole a partire dal 2021. L’accordo raggiunto con il governo prevede un calciomercato in entrata che non potrà essere più libero come in passato.

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Premier League, il calciomercato con sistema ‘a punti’

I calciatori provenienti dai paesi dell’Ue dovranno ricevere un Governing Body Endorsement (GBE). I giocatori saranno cioè valutati per ‘punteggi’, sulla base di presenze internazionali, qualità del club di provenienza (campionato di origine, classifica, cammino nelle competizioni internazionali), presenze nel club, basate sui minuti in campo in tutte le competizioni. Chi non dovesse avere i requisiti richiesti dovrà essere valutato da un apposito ‘exception panel’. Una serie di norme che andrà a tutelare i vivai nazionali inglesi, con limitazioni per l’acquisto di under 21 internazionali (sei in una intera stagione, tre per sessione) e nessuna possibilità di acquistare calciatori stranieri minorenni.

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