Ribaltone Italia, cambia tutta la squadra: i nuovi convocati

È l’ora di raccogliere i cocci e ripartire per l’Italia dopo la brutta batosta subita nei playoff di qualificazione mondiale. Gli azzurri hanno ceduto il passo alla Macedonia e ora sono in pieno processo mediatico. Poi bisognerà rialzare la testa e ricostruire. 

Bruttissima botta per l’Italia di Roberto Mancini e l’intero movimento calcistico tricolore che in una manciata di mesi è passato dall’esaltazione per la vittoria dell’Europeo al dramma per la mancata qualificazione al Mondiale in Qatar.

Il nuovo ciclo dell'Italia
Italia © LaPresse

Italia, dalle ceneri dopo il disastro: via ad un nuovo ciclo

Dal tutto al niente: questo il percorso a ritroso dell’Italia di Roberto Mancini che la scorsa estate trionfò a Wembley portando a casa un trofeo che mancava da tanto con la vittoria dell’Europeo. Contro la Macedonia del Nord, appena una manciata di ore fa si è invece infranta la possibilità di vedere il gruppo azzurro al prossimo Mondiale in Qatar. Un vero e proprio dramma sportivo per la nazione che perde la possibilità di partecipare alla massima competizione planetaria per la seconda volta di fila. Resta quindi ferma al 2014 l’ultima apparizione, peraltro poco esaltante, di una selezione azzurra ai Mondiali.

Inevitabili critiche e processi mediatici a tutto l’ambiente, a caccia quindi dei ‘colpevoli’ della disfatta, ma poi successivamente sarà tempo di ricomporre i cocci e provare a ricostruire in vista del prossimo futuro. L’Italia è infatti chiamata ad aprire un nuovo ciclo tra qualche taglio col recente passato, qualche conferma e nuovi innesti freschi per compiere un ricambio anche generazionale. 

Nuovo ciclo per l’Italia: tra addii, conferme e nuovi innesti

Il nuovo ciclo dell'Italia
Scamacca © LaPresse

Spinge forte il vento del cambiamento in casa Italia dopo la debacle con la Macedonia che potrebbe portare a ben più di una modifica tra squadra e allenatore. Il futuro di Mancini è in bilico, ma non sarà nel caso l’unico volto a cambiare. Anche tra i calciatori potrebbe esserci un taglio netto col recente passato, con alcuni grandi campioni che hanno dato tanto arrivati a fine ciclo, e diversi giovani in rampa di lancio pronti a subentrare.

Al netto delle critiche tra i pali si riparte da Gigio Donnarumma con però una folta schiera di altri portieri di livello e dall’alto rendimento pronti ad insidiarlo. Da Vicario, che sta impressionando ad Empoli, allo straordinario Cragno, passando per Gollini, Meret e Montipò. In tanti in lotta per le due maglie alle spalle dell’estremo difensore del PSG. Difesa da rifondare con la grande certezza che è Alessandro Bastoni, mentre Chiellini è al capolinea e Bonucci andrà valutato. Le novità interessanti per il futuro, al netto di Mancini e di un eventuale ritorno futuro di Romagnoli, possono essere Gatti, Viti, Lovato e Scalvini pronti ad esplodere nelle rispettive realtà. In fascia potrebbe arrivare finalmente il momento di Calabria mentre si attende il ritorno di Spinazzola.

Servirà un forte ricambio dunque nelle retroguardia, mentre un po meno a centrocampo dove più che altro andranno riequilibrate le forze. Jorginho, Barella e Verratti sono certezze, ma potrebbero salire nelle considerazioni anche nelle alternative rimescolando le gerarchie. Locatelli infatti è un calciatore importante, esattamente come Pellegrini e Tonali che stanno rendendo con i club. Castrovilli andrà rivalutato esattamente come Pessina che è in calo quest’anno, mentre il nuovo che avanza risponde al nome di Davide Frattesi, senza dimenticare Mandragora e Pobega del Torino. In attacco è caccia aperta ad un numero nove affidabile: Immobile ci sarà ancora ma in Nazionale rende meno. Tra le alternative Belotti è quello che ha avuto più chance, mentre appare solo di passaggio Joao Pedro. Lucca è da valutare dopo il calo della seconda parte di stagione, mentre Kean va alla caccia della miglior versione di se stesso. Sono quindi Scamacca e Raspadori i due gioielli su cui puntare. Per le fasce rischia Insigne che andrà in MLS, motivo per cui oltre a Berardi e Chiesa salgono le quotazioni di Zaccagni, senza mai dimenticare Zaniolo.

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