Avvertimento all’Inter: “Non facciano come con Spalletti”

L’Inter riflette sul futuro dell’allenatore ma arriva un messaggio mirato a non commettere errori: “Non facciano come con Spalletti”.

Il dibattito è aperto, anzi forse non si è mai chiuso. L’Inter alterna lunghi momenti in cui vince e soprattutto è convincente in campo a brutti stop.

Simone Inzaghi
Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter (LaPresse)

Sono i numeri a chiarire il percorso dei nerazzurri, che hanno già vinto un trofeo, ma hanno incassato anche molte sconfitte, e devono difendere la posizione in Champions League nel campionato di Serie A. Il ko con il Bologna però ha evidenziato limiti già emersi in questa stagione. La squadra di Inzaghi in alcuni momenti va in blackout totale, e le parole di Marotta, che per la seconda volta chiede al tecnico e alla squadra di fare di più, sono un messaggio abbastanza chiaro.

La sensazione è che l’Inter abbia realmente grande fiducia nei confronti dell’allenatore, che ha alzato trofei e sembra adatto al ruolo. Resta però la distanza dal Napoli, e anche un percorso i Champions che per il club deve andare avanti. Questi saranno fattori decisivi per proseguire insieme, e sulle vicende di casa Inter, in una intervista su TvPlay, arriva un parere molto autorevole.

“Inzaghi deve migliorare, ma attenti ai ripensamenti”

“Non ci siamo”: Inter, tutti gli errori di Inzaghi
Simone Inzaghi © LaPresse

Fabrizio Biasin in maniera come sempre precisa ha detto la sua sul ko dell’Inter e soprattutto sul futuro di Inzaghi. Il club, secondo i giornalista di Libero, dovrà mettere sulla bilancia i risultati dell’allenatore ma anche gli eventuali rimpianti. “L’Inter ha dimostrato che il Napoli lo sa battere – ha ammesso –, purtroppo è l’unica squadra che ci è riuscita in questa stagione. Se a fine anno Inzaghi otterrà qualcosa in più in Champions League allora sarà valutato in un modo. Troppe volte torna sugli errori che ha fatto, questo è il suo reale problema”.

Il vero rischio però è nei rimpianti, che l’Inter non vuole avere. “Io non voglio scendere e non scendo dal carro di Inzaghi – ha ammesso Biasin –, nonostante io apprezzi molto Thiago Motta. Ciò non significa che l’attuale tecnico dell’Inter non sia bravo, ma deve risolvere alcuni problemi. Prima di avere un altro pentimento, come già accaduto con Spalletti, la società ci deve pensare bene”. Un fattore però non piace a Biasin, che allontana certi paragoni. “Io non voglio guardare i numeri, voglio smettere di assistere ai parallelismi fra Conte e Inzaghi, ma ci sono delle cose che devono essere cambiate”. 

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