Servirà ritrovare al top tutti i big per il Milan per provare ad uscire dalla crisi dell’ultimo mese. Anche Olivier Giroud, tornato a segnare contro il Sassuolo, dovrà ritornare a brillare come prima del Mondiale. Intanto il suo contratto è in scadenza ed andrà anche rinnovato.
Al netto di quelle che saranno le prossime vicende di campo, con un Milan determinato ad uscire dalla crisi, i rossoneri dovranno anche arrivare a dama in merito ad alcuni rinnovi di contratto. Tra questi anche quello dell’esperto Olivier Giroud, di cui si parla da qualche tempo. A soffermarsi sulla cosa Vincenzo Morabito, membro dell’ entourage del calciatore. 
Calciomercato, il Milan si affida ancora a Giroud: caccia al rinnovo
A Pioli e al Milan serve ritrovare quanto prima la miglior versione di tutti i big sbiaditi a gennaio. Da Leao a Theo Hernandez passando per Tonali ed Olivier Giroud che è anche tornato al gol nel disastro contro il Sassuolo. Il bomber francese ha anche il contratto in scadenza il prossimo giugno, con la volontà di tutti di andare a rinnovarlo per allungare ancora il rapporto che si è rivelato vincente.
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A proposito di rinnovo ne ha parlato a ‘Calciomercato.it’ in diretta su TvPlay, Vincenzo Morabito,membro dell’ entourage di Giroud e agente FIFA: “Posso solo dire che non ha mai voluto pensare di andare via dal Milan. C’è un bel rapporto con il club e con i tifosi. Quello che viene fuori dall’Inghilterra sono situazioni che vorrei evitare di commentare. C’è un contratto fino a giugno. Il Milan stesso non ha mai preso in considerazione di separarsi dal giocatore. Fa sempre piacere che un giocatore dato quasi per finito a quest’età va al mondiale e fa 4 gol. In campionato sta dando molto, lo scorso anno è stato decisivo e ha dato tanti punti al Milan. Fa gol sempre pesanti. Ora c’è il derby e vediamo cosa succede. Lui ha sempre fatto bene contro l’Inter. Rinnovo? Non dipende da lui”.
Calciomercato Milan, da Giroud a Zaniolo: parla Morabito
Morabito si è anche soffermato su un retroscena Giroud-Inter: “C’era l’accordo con l’Inter, poi hanno preso tempo ed è arrivato Eriksen. C’era ancora Conte. Non si è più fatto ed è andato al Milan. C’è sempre questa cosa karmika.”
Infine l’agente FIFA si è soffermato ancora sul Milan con accenno a Zaniolo: “Abbiamo visto la difficoltà tra il management amministrativo e sportivo. Gli extrafond hanno determinato anche nel caso Zaniolo che il Milan non è riuscito a prendere il giocatore che il management voleva. Si dovranno adattare i direttori. L’anno scorso hanno vinto. Si riesce a combinare obbiettivi finanziari e sportivi. Lo stadio è determinante, come anche per altri club. Prendi la Roma, se non fa lo stadio la proprietà tra un po’ se ne vanno. E’ una sconfitta della politica. Come calcio italiano siamo frenati da queste scelte assurde”.
