Crisi di bilancio Juventus: sacrifici in vista

Juventus: in casa bianconera il clima non è dei migliori. Ai risultati sportivi che stanno mancando si aggiungono le questioni extra campo, tra positività di giocatori e le ‘bravate’ di altri. In tutto ciò la spada di Damocle del bilancio: bisogna sistemare il buco economico.

La Juventus si prepara all'affondo in casa Roma
Andrea Agnelli, presidente Juventus. ©Getty Images

Non è sicuramente il migliore dei periodi in casa Juventus. I bianconeri devono fare i conti con i risultati che mancano e la rabbia crescente dei tifosi, e il derby di oggi potrebbe essere uno snodo fondamentale per la stagione dei campioni d’Italia. Pirlo si gioca molto tra Torino e Napoli, consapevole di aver finito il suo credito. Allo stesso modo preoccupano le positività di Bonucci e Demiral, così come fanno arrabbiare vertici e supporters le bravate fuori campo di altri giocatori.

Il clima non è quindi dei più felici, e a tutto ciò si aggiunge la situazione economica del club bianconero. C’è da sistemare il bilancio, c’è un buco da quasi 300 milioni, e molto dipenderà anche dal prossimo mercato. Cosa potrebbe succedere da qui a qualche mese?

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Calciomercato Juventus, taglio stipendi?

Cristiano Ronaldo Juventus
Cristiano Ronaldo © Getty Images

Per fermare l’emorragia economica Agnelli starebbe valutando ipotesi decisamente severe. Se da un lato sarà decisivo il mercato e la capacità di Paratici di poter ottenere plusvalenze importanti (Ramsey e Rabiot su tutti, ma non saranno facili da piazzare), ecco che il presidente bianconero sta pensando a un nuovo taglio degli stipendi. Una mossa già attuata un anno fa in pieno lockdown, quando la Serie A si era fermata, e che potrebbe essere riproposta ora.

L’ipotesi è quella di ‘bloccare‘ gli stipendi relativi ai mesi di marzo, aprile, maggio e giugno, da pagare nel prossimo esercizio in maniera almeno parziale, così da far rifiatare il bilancio già fortemente gravato. Tutto dipenderà dalla volontà dei calciatori, ai quali spetta l’ultima parola.

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