C’è anche chi non sorride: ora è caso Leao, bufera Milan

Il Milan passa ai quarti di finale di Champions League, ennesima prova però deludente di Leao: critiche sul portoghese

Il Milan può esultare: il pareggio con il Tottenham per 0-0, dopo la vittoria per 1-0 a San Siro tre settimane fa, vale il passaggio ai quarti di finale di Champions League. Grande traguardo per i rossoneri, che non approdavano a questo punto della competizione dal 2012, quando c’era ancora Allegri in panchina. Ma non tutti tra gli uomini di Pioli hanno sfoderato una prestazione all’altezza della situazione.

Il Milan sorride, Leao stecca ancora: nuova bufera
Rafael Leao © LaPresse

Tottenham-Milan, Leao ancora tra luci (poche) e ombre (molte)

Da subito, è apparso un Diavolo molto concentrato, che ha approcciato la gara con personalità, impedendo al Tottenham di sfoderare le sue armi migliori. La prestazione degli Spurs, nel complesso, è stata deludente, poche idee e applicate male, con i momenti di sofferenza per i rossoneri che sono stati rari. Addirittura, possono esserci rimpianti per non aver chiuso prima il discorso qualificazione, viste le tante occasioni per segnare cestinate malamente, specie nel secondo tempo. Insufficiente la prova di Leao, che si è acceso di quando in quando con qualche accelerazione delle sue, ma sbagliando quasi sempre la scelta finale e in generale peccando come al solito di concretezza e cattiveria. Il portoghese sembra essersi infilato in un tunnel senza via di uscita, l’astinenza dal gol ormai si allunga a due mesi e il suo apporto alla causa, per quanto sia difficile rinunciare a lui viste le sue doti tecniche, ultimamente non si vede. Le discussioni sull’opportunità di concedergli un rinnovo di contratto a certe cifre a questo punto aumentano a dismisura e alimentano il fuoco delle polemiche.

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Il Milan sorride, Leao stecca ancora: nuova bufera
Rafael Leao © LaPresse

Sui social, a margine della gara, c’è chi lo difende, ma sono in maggioranza i commenti negativi. Su Twitter, diversi i messaggi al veleno nei confronti dell’attaccante lusitano, che sembra ormai la brutta copia di se stesso: “spiace dirlo ma con lui è stato come aver giocato in dieci”, “ci spiegasse che cosa vuole fare da grande”, “a queste condizioni il Milan può fare tranquillamente a meno di Leao”, “non corre, non pressa, è svogliato, sbaglia sempre l’ultimo passaggio, non centra mai la porta”, “diventerà un fuoriclasse quando deciderà le partite importanti”, “questa partita è la cartina di tornasole di quanto sia un giocatore sopravvalutato in Italia”. Per la rinascita di Leao, occorre ripassare al prossimo appuntamento.

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