La Lazio di Maurizio Sarri è andata KO in casa contro la Juventus nell’ultimo turno di Serie A senza offrire una prova particolarmente convincente. Tecnico sotto attacco
Lazio-Juventus si è conclusa con un successo dei bianconeri per 2-0 in trasferta grazie a due calci di rigore trasformati dall’impeccabile Leonardo Bonucci. Amaro quindi il primo confronto da ex per Maurizio Sarri, che privo di Immobile, non ha offerto con i suoi ragazzi una prova particolarmente positiva, raccogliendo inevitabili critiche.
Lo stesso Sarri è quindi esploso in conferenza stampa nel post partita, appigliandosi al primo calcio di rigore: “Il primo rigore mi sembra un chiaro errore del Var. Cataldi entra davanti a Morata, che poi nel muoversi si scontra con lui. Se si va al Var per certi episodi, allora perché non ci si è andati anche per la spinta su Pedro? L’arbitro è lì a due metri e il Var è nato per correggere errori clamorosi: l’ho detto a Di Bello, è quello che Gasperini chiama ‘rigorino‘, li danno solo in Italia. Ci sono stati tanti piccoli episodi che non mi sono chiari, anche uno su Lazzari”.
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Lazio ko con la Juventus, polemica Sarri e finisce sotto attacco
Ancora parole forti di Maurizio Sarri che però proprio per le sue reazioni nel dopo partita ha raccolto ulteriori critiche. Il giornalista Fabio Ravezzani su Twitter ha infatti sottolineato: “Trovo patetici gli allenatori che perdono senza fare un tiro in porta e tutto quello che sanno dire è che non c’era un rigore solare. Sarri non cambierà mai. Resta il solito dubbio: come ha potuto la Juve legarsi a un personaggio così? Cosa è passato per la testa ai dirigenti?”.
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Ravezzani ha quindi pigiato ancora sullo stesso tasto sempre su Twitter coinvolgendo altri due tecnici: “Sarri, Conte e Gasperini se imparassero l’arte del silenzio, anziché esternare a ogni sconfitta, sarebbero allenatori perfetti”.