È stata la grande estate di Lionel Messi: prima la vittoria con l’Argentina in Copa America e poi il passaggio al PSG. L’inizio dell’avventura in Nazionale fu un disastro. Riavvolgiamo il nastro
A Parigi è scoppiata letteralmente la Messi-mania dopo l’addio forzato al Barcellona e il passaggio al Paris Saint Germain. I francesi lo hanno prontamente accolto all’ombra della Torre Eiffel in coda ad una torrida estate iniziata nel migliore dei modi con la vittoria del suo primo titolo in Nazionale maggiore, quella Copa America che troppo spesso gli era sfuggita regalandogli critiche e ‘dolori’. La storia d’amore ed ‘odio’ con la Seleccion parte però da molto più lontano, precisamente dal 17 agosto 2005, quando il ct dell’epoca, Pekerman lo convocò per un’amichevole contro l’Ungheria con tanto di debutto in tenera età. La prima di Messi con l’Argentina fu da ricordare certamente, ma per i motivi sbagliati.
LEGGI ANCHE >>> Futuro Conte, super panchina già pronta: colpo di scena
LEGGI ANCHE >>> Turone, che fine ha fatto il protagonista del caso da moviola più famoso?
L’esordio shock di Lionel Messi in Nazionale: cronistoria di una clamorosa espulsione
In quella giornata d’agosto Leo Messi esordiva quindi nel mondo dei grandi iniziando una lunghissima storia che lo ha portato dritto nel cuore dei tifosi argentini al fianco dell’indimenticabile Diego Armando Maradona, con cui ha spesso anche ‘patito’ il costante paragone in nazionale. In quel di Budapest la ‘Pulce’ scende in campo al 64′ al posto di Lisandro Lopez e con gli occhi del mondo addosso prende quindi per la primissima volta posto sul terreno di gioco con quella maglia.
Dopo una ventina di secondi arriva anche il primo tocco di Messi, prontamente restituito, prima del momento che sembrava cambiare in modo negativo sin da subito la sua storia in albiceleste. Dopo 40 secondi totali dal suo ingresso in campo Leo prova una prima accelerazione, il roccioso Vilmos Vanczák si aggrappa alla maglia ed arriva inesorabile il braccio largo dell’argentino che allaga il gomito sul volto del difensore: pochi secondi dopo scatta il rosso diretto per Messi dall’arbitro Markus Merk, che bagna così nel peggiore dei modi la prima di Lionel in Nazionale.