Esonero Allegri, nuova levata di scudi dall’ambiente Juventus dopo la sconfitta contro l’Inter in Supercoppa italiana.
Serata da dimenticare per la Juventus, sconfitta in Supercoppa italiana dall’Inter in maniera rocambolesca. Non è bastato il vantaggio siglato da McKennie nel primo tempo. Raggiunti, i bianconeri hanno portato la gara ai supplementari, per poi subire il 2-1 negli istanti finali, a un passo dai rigori, con la rete di Sanchez che ha sfruttato una dormita colossale della difesa.
Inter-Juventus il giorno dopo, le colpe di Allegri
Piemontesi sicuramente penalizzati dalle numerose assenze, che hanno provato a contenere la pressione dell’Inter compattandosi in retroguardia e tentando di sfruttare le ripartenze, cosa riuscita però soltanto a sprazzi. Non ha convinto, ancora una volta, la gestione dei momenti della partita abbassandosi in maniera eccessiva e nemmeno in fase offensiva, con deficit qualitativi e di organizzazione che sono venuti nuovamente a galla. La proposta di gioco della squadra di Allegri, insomma, non riesce a scaldare gli animi e nemmeno a ottenere risultati. Sembrava che la vittoria con la Roma potesse avere invertito l’inerzia di una annata fin qui caratterizzata da numerosi alti e bassi, ma così non è stato. E dopo una sconfitta dolorosa per il modo in cui è arrivata e per aver perso un trofeo contro i rivali di sempre, il tecnico torna nuovamente nell’occhio del ciclone. L’hashtag #Allegriout torna a spopolare nella timeline di Twitter e i commenti contro l’allenatore livornese sono più caustici che mai.
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Esonero Allegri, il web si scatena: “Niente organizzazione, tattica da oratorio”
L’accusa generalizzata che gli viene mossa è quella di non saper andare oltre il classico gioco di attesa e contropiede. “E’ un uomo distrutto, il suo piano è difesa e palla lunga. Stile tattico da oratorio, che stranamente non ha funzionato“, si legge. Non basta saper soffrire, “Con lo spirito di sacrificio si arriva fino a un certo punto. Poi serve organizzazione e qualità che il calcio richiede, ma non abbiamo nemmeno questo“. Il suo ritorno, insomma, finora è un fallimento e si invoca una netta inversione di tendenza: “Allegri è un uomo fuori dal tempo che non può dare più niente alla Juventus, fa solo danni. Se giochi 120 minuti in difesa un errore sotto pressione prima o poi lo fai“. La scelta da fare è chiara secondo alcuni: “Si attende la giocata del fuoriclasse che risolva la partita, ad oggi questa Juve non ne ha. Quindi o si comprano, o si cambia allenatore“. E scatta, inevitabile, il paragone con Pirlo, che lo scorso anno, con un ingaggio cinque volte inferiore, la Supercoppa l’aveva vinta.
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Situazione insomma sempre più delicata. Si attendono risposte dai prossimi impegni in campionato e in coppa Italia, per cercare una ennesima ripartenza, ma le prospettive non appaiono particolarmente rosee.