Per mantenere la famiglia svolgeva il mestiere di muratore. Una volta che staccava dal lavoro, però, andava a giocare a calcio. Fino a quando non è arrivato in Serie A ed anche in Liga. Che fine ha fatto? 
Ovviamente stiamo parlando di Christian Riganò. Un simbolo per i tifosi della Fiorentina (oltre al mito indiscusso Gabriel Omar Batistuta) e non solo. Ovunque è andato l’attaccante di Lipari ha lasciato dei buoni ricordi. Nella vita si sa per qualsiasi cosa si faccia bisogna fare la gavetta, in tutti gli ambiti: ed è proprio il caso del 47enne che ha calciato tutti i campi di categoria fino ad arrivare in Serie A.
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Ha mosso i primi passi da calciatore nella squadra del suo paese: Lipari. Le sue ottime prestazioni vengono individuate dagli osservatori del Messina prima e dell’Igea Virtus poi. Dai dilettanti passa alla Serie C2 con il Taranto, dove vinse addirittura il titolo di capocannoniere. Partecipa anche al campionato di C1 con i pugliesi e sfiora la promozione in Serie B (perdendo la finale playoff contro il Catania).
Riganò, che fine ha fatto il bomber di Lipari?
Poi la grande chiamata della Fiorentina (all’epoca Florentia Viola) che dopo il fallimento ripartì dalla C2. Con i suoi gol riuscì a riportare i gigliati in Serie A. Empoli, Messina e Siena le altre squadra in cui ha militato nella massima serie. Non è tutto: spunta anche l’esperienza all’estero con il Levante (dove totalizza 4 reti in 13 presenze). Dopo aver girovagato un po’ per l’Italia, chiude la carriera con l’Incisa.
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Ed ora cosa fa? L’allenatore di calcio. Ha iniziato con le giovanili della Settignanese. Dal 2015 al 2017 ha guidato l’Incisa e dal 2019 fino a poche settimane fa è stato l’allenatore della Fiesole (in prima categoria toscana). Ora è alla ricerca di un nuovo club che gli dai la possibilità di allenare, sperando nell’ennesimo grande salto questa volta come mister.
