Ieri è stato ascoltato Zlatan Ibrahimovic in merito allo scontro, verbale e fisico, avuto nel corso dell’ultimo derby di Coppa Italia. Lo svedese rischia 10 giornate di stop se passerà l’accusa di razzismo.
La spada di Damocle che pende su Zlatan Ibrahimovic è di quelle pericolose. 10 giornate di squalifica, tanto rischia lo svedese nel caso in cui la Procura Federale confermerà l’accusa di razzismo nei confronti dell’attaccante del Milan. Una tesi sempre smentita dal giocatore e dai suoi legali, che ieri sono stati ascoltati in merito all’indagine che la Procura stessa ha aperto dopo i noti fatti.
Ieri Zlatan ha detto la sua verità, spiegando le intenzioni che si nascondevano dietro le parole rivolte a Lukaku.
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Scontro Ibrahimovic Lukaku, “trash talking”
Ibrahimovic alla Procura ha confermato che non c’era nessun stampo razziale nelle sue parole contro Lukaku, e che il riferimento ai riti voodoo che tanto ha fatto infuriare il belga era legato a un fatto di qualche anno fa che accadde in Inghilterra. Quando il giocatore rifiutò il rinnovo con l’Everton su suggerimento della madre a seguito di alcuni riti voodoo.
In più l’espressione usata da Ibra sarebbe stata “Little donkey” e non “Little monkey”; che in inglese viene usato come appellativo per riferirsi agli “scarsi“. Ulteriori aggiornamenti sono attesi nei prossimi giorni.
Scontro Ibra Lukaku, le immagini del diverbio: