Musetti-Djokovic, rabbia e infortunio: il racconto di un’impresa sfiorata

Lorenzo Musetti ha perso agli ottavi di finale del Roland Garros contro Novak Djokovic per 3 set a 2 dopo essere stato avanti 2-0. Il giovane italiano ha sfiorato un’impresa incredibile, cedendo poi nel finale soffrendo il ritorno sia fisico che mentale del numero uno al mondo.

Musetti-Djokovic
Musetti-Djokovic © Getty Images

Musetti vicino a fare la storia: vince Djokovic per ritiro

Primi due set giocati da grandissimo da parte del classe 2002 che si è aggiudicato i due tie-break contro il serbo. Dall’inizio del terzo set tutto è girato in maniera decisa con il giovane italiano che non ha saputo reagire ai colpi del classe 1987 che ha vinto in maniera netta, quasi irrisoria tre set. Il parziale parla infatti di 6-7, 6-7, 6-1, 6-0, 6-0. Un crollo che si può facilmente spiegare anche con la giovane età del ragazzo che ha dimostrato grandissime capacità ma ancora una fragilità mentale che andrà allenata. Il ritiro però ha sottolineato come il ragazzo abbia accusato dei problemi fisici che non gli hanno permesso di concludere la sfida al meglio.

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Musetti Roland Garros
Musetti © Getty Images

Musetti, che rabbia: impresa solo rimandata

Il futuro però sembra essere tutto dalla parte del classe 2002 che se avesse vinto nella giornata di oggi si sarebbe portato alla posizione numero 50 della classifica ATP. Ora resterà alla posizione numero 61 ma si appresta a vivere da protagonista i prossimi tornei. Peccato per la sua assenza alle Olimpiadi in programma a Tokyo nell’estate con l’Italia che porterà 4 atleti con Berrettini, Sinner, Sonego e Fognini in campo per gli azzurri. Occhio ora a Wimbledon con il torneo di Londra che potrebbe riservare grandi soddisfazioni agli azzurri.

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Il classe 2002 è andato a confermare ancora una volta come il tennis italiano abbia preso una piega decisamente positiva negli ultimi anni. Dopo l’arrivo di Berrettini, ormai stabilmente nella top 10 della classifica ATP e l’esplosione di Sinner, è arrivato anche il momento di Musetti. Con la vecchia generazione destinata a passare la mano nel giro di due o tre anni, ci sarà probabilmente più spazio per i giovani italiani nei maggiori tornei mondiali.

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