Bono, il retroscena sull’eroe del Marocco ad un passo dalla Serie A

Bono fa esultare il Marocco parando due rigori alla Spagna e regalando gli storici quarti ai Mondiali: il portiere poteva giocare in Serie A

Come tutta la sua nazionale, sta vivendo un Mondiale da grandissimo protagonista. Yassine Bounou, detto Bono, portiere del Marocco, sta realizzando grandi imprese. L’ultima, quella di aver parato due rigori nella serie di tiri dagli undici metri contro la Spagna, trascinando la nazionale africana ai quarti di finale della rassegna iridata per la prima volta nella storia.

Bono, il retroscena sull'eroe del Marocco: poteva giocare in Italia
Bono © LaPresse

Bono abbassa la saracinesca, ma non è una novità: e ora a caccia della storia per tutta l’Africa

Dagli undici metri, ha parato i tiri di Carlos Soler e Sergi Busquets, inducendo all’errore, in qualche modo, anche Pablo Sarabia, intuendo l’angolo del suo tiro e costringendolo ad angolarla troppo, mandandola sul palo. Del resto, lui, i giocatori spagnoli, li conosce piuttosto bene, altroché. Dopo gli esordi nel suo paese, gioca ormai da oltre dieci anni proprio in Spagna. Prima nella seconda squadra dell’Atletico Madrid, quindi con Saragozza, Girona e, dal 2019, Siviglia. Dove ci ha messo un po’ per prendersi la titolarità della porta. Poi, nella strana estate del 2020, quella delle coppe europee chiuse ad agosto inoltrato, si è preso la scena da protagonista e mettendo la firma sull’Europa League vinta dagli andalusi con le parate contro Wolverhampton (parando un rigore a Raul Jimenez, a proposito), Manchester United e Inter. Inamovibile da allora nel suo club e vero e proprio faro della nazionale, guidando una difesa che fin qui in quattro gare in Qatar ha subito un solo gol e per giunta su autorete. I Leoni dell’Atlante sono soltanto la quarta nazionale africana a qualificarsi nella storia ai quarti di finale: in precedenza era stato il traguardo massimo raggiunto dal Camerun nel 1990, dal Senegal nel 2002 e dal Ghana nel 2010. Vedremo, se stavolta non riuscirà addirittura l’impresa di entrare tra le prime quattro del mondo.

Bono, il retroscena pazzesco: lo voleva la Juventus

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Bono © LaPresse

A livello di mercato, il nome del 31enne nato in Canada non è una nuova conoscenza del calcio italiano. Lo scorso anno, infatti, il suo profilo era stato monitorato dalla Juventus, dopo un inizio di stagione piuttosto complicato da parte di Szczesny e si ipotizzava un tentativo per strapparlo al Siviglia, che aveva fissato il suo prezzo in circa 20 milioni di euro. Ora, il polacco in bianconero appare intoccabile, ma le sliding doors, in tutti i sensi, del mercato sono sempre piuttosto particolari.