Fabio Cannavaro pronto a tornare in panchina e per la prima volta in Italia, il campione del Mondo 2006 vicino a una panchina di Serie A
E’ stato un vincente assoluto da giocatore, collezionando trionfi in serie. Coppe, scudetti e lo storico Mondiale del 2006. Fabio Cannavaro è stato l’indimenticato capitano della cavalcata della Nazionale in Germania e ha mantenuto lo stesso imprinting da allenatore.
Cannavaro, una vita da girovago in panchina: e adesso?
Al suo esordio in panchina, come vice di Cosmin Olaroiu all’Al-Ahli, squadra di Dubai, nel 2013/14, vince subito il campionato. Meno fortunate le successive esperienze al Guangzhou Evergrande, in Cina, e all’Al-Nassr, in Arabia Saudita. Ricomincia nel giugno 2016, ancora in Cina, dal Tianjin Quanjian, nella seconda divisione, portando la squadra in prima serie. Tornato nuovamente al Guangzhou, vince tra 2018 e 2019 Supercoppa cinese e campionato. A seguire, l’esperienza durata un mese e mezzo come Ct ad interim della Cina.
Da tre anni, l’ex difensore è fermo e attende una nuova esperienza. Proprio da una nazionale potrebbe ricominciare e confrontarsi sul palcoscenico dei Mondiali 2022 in Qatar. La Polonia è infatti alla ricerca di un nuovo Ct, dopo l’improvviso addio di Paulo Sousa. Molti i nomi nel mirino, tra cui anche Andrea Pirlo. La Polonia dovrà disputare, a marzo, gli spareggi per qualificarsi per la fase finale, che dovrà giocarsi contro la Russia e, in caso di vittoria, contro la vincente di Svezia-Repubblica Ceca. Ma l’ipotesi non sembrerebbe scaldare l’animo di Cannavaro, che vorrebbe invece confrontarsi, per la prima volta, con una panchina di club ‘pesante’, in un contesto più competitivo come quello di uno dei principali campionati europei. E la Serie A potrebbe dargli l’occasione che sta aspettando da tempo.
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Cannavaro e la grande chance in Serie A: la doppia pista
Due, in particolare, le panchine che potrebbero liberarsi a giugno. La prima è quella dell’Udinese, dove Cioffi sembra destinato a un incarico da traghettatore da qui alla fine del campionato. Anche se non è detto che poi, in caso di salvezza, i friulani non decidano di puntare definitivamente su di lui, come era già avvenuto per Gotti, predecessore dell’attuale tecnico. L’altra ipotesi potrebbe portarlo al Genoa. La nuova proprietà dei rossoblù è decisamente ambiziosa e cercherà, nella prossima stagione, sicuramente di investire in maniera importante, riproponendo il Grifone ad alti livelli dopo le difficoltà degli ultimi anni.
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Anche nel caso del club ligure, scenari tutti da valutare. Innanzitutto, quello legato all’effettiva salvezza sul campo, che visti i presupposti non appare affatto scontata. L’esperienza di Shevchenko si sta rivelando fallimentare e c’è chi già pensa al ritorno, almeno per il momento di Ballardini, per tentare di mantenere la categoria. Poi, sarà il momento di ulteriori riflessioni.