Il rendimento troppo altalenante può costare a Simone Inzaghi la panchina dell’Inter: occhio a un grande ritorno di fiamma
Alti e bassi, senza trovare continuità. E’ il refrain della stagione dell’Inter, che non riesce a decollare e che in realtà conferma un trend anche della scorsa annata, dove per larghi tratti si era vista, è vero, una squadra fortissima, che però non era riuscita a conquistare lo scudetto per la vistosa frenata tra febbraio e marzo e per il clamoroso ko con il Bologna. E adesso, la posizione di Simone Inzaghi in panchina è visibilmente in discussione.
Anche in questo inizio di 2023, si è vista sia un’Inter capace di essere padrona del campo e di competere con avversari molto forti (nelle vittorie in campionato contro il Napoli e in Supercoppa contro il Milan), sia una compagine balbettante e che può incappare nei passi falsi più impensati. Prova ne siano il pari con il Monza, la quasi figuraccia con il Parma – formazione di Serie B – in Coppa Italia e soprattutto la sconfitta con l’Empoli, quella che chiama maggiormente in causa le responsabilità del tecnico. Inter scivolata a -13 dalla vetta, il Napoli appare imprendibile e adesso la classifica è corta anche per la lotta Champions. Proprio questo potrebbe essere il parametro fondamentale per la conferma dell’allenatore: una clamorosa esclusione dalle prime quattro porterebbe ad un addio sostanzialmente certo. Ma anche entrando tra le prime quattro, se il rendimento dovesse essere deludente, anche considerando le coppe, Inzaghi potrebbe non riuscire a guadagnarsi la riconferma. In società, riflessioni ormai avviate. Con i primi nomi che si fanno per la successione, e una suggestione notevole che torna di attualità.
Chi non se la passa altrettanto bene, anzi sicuramente anche peggio, è Diego Simeone, che sulla panchina dell’Atletico Madrid, dopo un decennio di ottimi risultati e successi importanti sembra arrivato al capolinea.
Colchoneros già fuori dall’Europa, dopo un girone di Champions League disastroso finito all’ultimo posto, usciti dalla Coppa del Re con una sconfitta senza appello nel derby con il Real Madrid e in campionato con un quarto posto tutto da conquistare, con un testa a testa con Villarreal e Betis non scontato. Il contratto del ‘Cholo’ scadrà nel 2024, ma in Spagna si ritiene che, comunque finisca questa stagione, potrebbe esserci l’addio a giugno. E per il tecnico argentino una opzione potrebbe essere proprio l’Inter, rimasta nel suo cuore. Da capire se sarebbe intenzionato ad abbassarsi il corposo ingaggio, che i nerazzurri non potrebbero mai permettersi.
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