Barcellona, Messi e le altre bandiere ammainate: storie di addii dolorosi

La storia del Barcellona è ricca di addii dolorosi: non solo Messi, anche altre bandiere sono state ammainate improvvisamente.

Messi-PSG, il numero è un rebus: potrebbe spuntare un'idea clamorosa?
Messi saluta il Barça © Getty Images

Si fa ancora fatica a crederlo, a digerirlo. Sembra quasi un sogno, ma è realtà: Leo Messi, dopo 21 anni consecutivi vissuti al Barcellona, non è più una bandiera azulgrana. Trasferitosi al PSG dopo la rottura definitiva con i catalani, l’argentino inizierà una nuova vita dopo averne trascorsa una intera tra le fila del Barça. Un addio non semplice per nessuno, men che meno per il calciatore che ha lasciato in lacrime il Camp Nou.

Rispolverando però i libri di storia, non è però la prima volta che il Barcellona ammaina le sue bandiere senza badare troppo al passato. La filosofia Mes que un club è stata infatti applicata anche a tantissimi calciatori che, sebbene avessero scritto interi capitoli di storia culè, sono stati accompagnati alla porta senza grossi ripensamenti.

Ripercorriamo alcuni degli episodi più singolari per capire che il caso Messi è soltanto uno tra i tanti già avvenuti nel passato del club.

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Messi e i dolorosi addii al Barcellona: quante bandiere ammainate

Futuro Xavi
Xavi © Getty Images

Tantissime volte il Barça si è trovato in questa identica situazione. Per ragioni diverse, è chiaro, ma con un finale comune a tutti: l’addio.

A partire da Diego Maradona, messo alla porta dal club dopo soltanto due stagioni ricche di giocate e numeri, ma anche di infortuni, eccessi e polemiche. Senza poi dimenticare gli esempi di Rivaldo, Ronaldinho, Eto’o, che dopo aver scritto intere pagine di storia del club, sono stati lasciati andare senza troppi patemi d’animo.

Ma sono due i casi più iconici e recenti che dimostrano come la mentalità del Barça guardi effettivamente più allo stemma che al nome stampato sulla maglia.

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Xavi e Iniesta, pilastri della squadra definita come la più forte ogni epoca, hanno entrambi lasciato il Barcellona tra le lacrime, senza avere la possibilità di chiudere la carriera con la maglia azulgrana indosso. Entrambi, conclusa l’epoca d’oro del guardiolismo, hanno lasciato la Catalogna per andarsi a misurare in campionati esotici e ben lontani da quel Camp Nou che era stato teatro di giocate, trionfi e titoli. Addii ricchi di lacrime, parole al miele e ricordi bellissimi. Ma comunque addii. Esattamente come accaduto a Messi che, in questo elenco, rientra a pieno titolo.

Una mentalità, quella del Barça, che dunque non risparmia davvero nessuno, nemmeno chi per oltre 20 anni ha permesso al vessillo catalano di sventolare orgogliosamente. Messi, suo malgrado, è in ottima compagnia.

 

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