Antonio Conte, retroscena vita privata: “Sarei diventato…”, cosa avrebbe fatto

Dopo l’esonero dal Tottenham, spunta il retroscena sulla vita privata di Antonio Conte: cosa avrebbe fatto

Le ultime dichiarazioni dopo il pareggio contro il Southampton sono costate care ad Antonio Conte: il Tottenham ha deciso di esonerarlo. Gli Spurs e il tecnico salentino hanno raggiunto un accordo sulla buonuscita sulla base di 5 milioni di euro per concludere in maniera anticipata il contratto che sarebbe scaduto al termine di questa stagione.

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Il sogno di Antonio Conte se non fosse diventato un calciatore (Ansafoto) – Newsdirettagoal.it

Ed è subito calciomercato intorno all’ex allenatore dell’Inter: già da tempo sono iniziate le voci su cosa farà l’ex calciatore della Juventus la prossima stagione. La sua priorità è sempre stata una. Tornare in Italia e avvicinarsi il più possibile alla sua famiglia… e così è stato. Diverse le panchine traballanti in Serie A, specie quella nerazzurra. L’ultimo post social in cui ha salutato i tifosi del Tottenham, è stato preso d’assalto dai sostenitori dell’Inter che sognano il ritorno di Conte in panchina. Il popolo nerazzurro gli ha chiesto espressamente la seconda stella.

Il retroscena di Antonio Conte

In una lunga intervista al canale You Tube di Sky Sports UK, Antonio Conte ha raccontato un aneddoto curioso sul suo passato e su cosa avrebbe fatto se non fosse diventato un calciatore.

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Le ultime sul futuro di Antonio Conte (Ansafoto) – Newsdirettagoal.it

Bravo a scuola? Sì. Non il primo della classe, ma studiavo, visto che la mia famiglia mi diceva sempre: ‘Se studi, poi puoi giocare a calcio’. Sarei diventato un insegnante di materie scientifiche se non fossi diventato calciatore. Se ci pensi – ha aggiunto -, un insegnante e un allenatore hanno molti punti in comune. Da allenatore, tu insegni la tua idea di calcio ai giocatori”. Il futuro di Antonio Conte è tutto da scoprire: accostato a Juventus, Inter e Roma, l’allenatore salentino potrebbe decidere di prendere un anno sabbatico per poi tornare a sedersi su di una panchina nel 2024.

Ovviamente il tutto dipenderà dai prossimi mesi in cui bianconeri, nerazzurri e giallorossi si giocano la stagione: Inzaghi è a rischio dopo i risultati altalenanti in Serie A e, qualora dovesse arrivare in fondo alla Champions League la situazione verrebbe completamente ribaltata. Le frizioni tra Mourinho e la Roma dell’ultimo periodo sono sotto gli occhi di tutti anche se al momento il club capitolino è una spanna più dietro rispetto a piemontesi e lombardi.

E poi c’è la Juventus: le recenti dimissioni di Andrea Agnelli dalla carica di presidente potrebbero riavvicinare Conte sulla panchina bianconera, nonostante Allegri goda della fiducia della società.

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