Il Milan si muove su presente e futuro. C’è però un ruolo che la prossima estate potrebbe necessitare di un ulteriore restyling. Il rendimento di quest’anno non è stato soddisfacente fin qui e il neo arrivato rischia già la cessione.
Corsa scudetto a pieno ritmo per il Milan che crede nell’impresa e punta a lottare fino alla fine con Inter e Napoli per il titolo. Poi sarà di nuovo tempo di calciomercato con la rosa che potrebbe subire alcuni restyling in determinate zone del campo.
Non tutte le ciambelle riescono col buco. Lo sa bene il Milan che nel suo progetto giovani ha puntato spesso anche su calciatori poco conosciuti o in cerca di rilancio. Leao, Tomori e Theo Hernandez rappresentano le migliori scelte compiute da Maldini e soci, ma non tutti i tentativi hanno portato a risultati così importanti. La scorsa estate infatti il Milan, per affiancare a Theo un altro mancino che potesse dargli rifiato quando necessario, ha acquistato Fodé Ballo-Touré tra lo scetticismo generale.
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Oggi a distanza di oltre metà stagione il laterale senegalese non si è fatto trovare pronto a sufficienza, finendo ai margini delle scelte di Pioli, mentre Hernandez ha continuato a giocare con una continuità di impiego e rendimento invidiabile. Lo stesso Theo ha inoltre trovato l’accordo per il rinnovo di contratto col Milan che ha deciso di blindare il proprio gioiello mancino. Tutt’altro invece si può dire di Ballo-Tourè, poco dentro finora e sotto valutazione.
Ballo-Tourè, terzino sinistro classe 1997 era una riserva anche nel Principato ed a Milano non è riuscito fin qui a dimostrare il proprio valore. Il Milan nei prossimi mesi valuterà attentamente il rendimento dell’ex Monaco, che ha un contratto in scadenza 2025 ed ha giocato davvero poco sia in Champions (dove ha messo insieme appena 91 minuti) che in Serie A. Non proprio i benefici sperati dall’investimento fatto per un calciatore che è stato tra l’altro in grado recentemente anche di vincere la Coppa d’Africa col suo Senegal.
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Anche in nazionale però Ballo-Tourè è stato poco più che comprimario nel grande successo di Koulibaly e soci: il mancino milanista ha giocato titolare solo la prima gara del girone e poi tra problemi e scelte tecniche solo un paio di comparsate restando in panchina anche nella finale vinta ai rigori. Il classe 1997 avrà i prossimi mesi per mettersi in luce e guadagnarsi la riconferma, ma al momento si va più verso una possibile cessione lampo dopo appena un anno.
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