La Formula 1 inizia già ad infiammarsi in vista di quella cha sarà la prossima stagione automobilistica. Tutti a caccia di Max Verstappen, due volte di fila campione del Mondo e punto a stupire ancora. Il Direttore Tecnico della Red Bull Adrian Newey ha già preso le parti del pupillo olandese.
Secondo titolo mondiale di fila e i complimenti di tutti per Max Verstappen, che ha dominato in lungo e in largo l’ultimo campionato di Formula 1. Un successo figlio di una macchina di alto profilo ma soprattutto di un talento smisurato ed innegabile. Ciò non toglie che di tanto in tanto siano arrivate critiche e polemiche sul modo di guidare del fenomeno olandese.
Formula 1, riparte la ‘caccia’ a Verstappen: Newey prende le sue difese
Max Verstappen nei mesi scorsi si è riconfermato campione del mondo dominando la Formula 1 con una guida forte, decisa e che trasuda talento e sicurezza da ogni poro. Il classe 1997 olandese ha stravinto davanti a Leclerc e al compagno Perez anche se non sempre il suo stile di guida è piaciuto. In particolare il rimando è alla rivalità esplosa nel 2021 con Lewis Hamilton con contatti e piccoli incidenti che molto spesso hanno fatto discutere.
A tal proposito di recente a ‘Therace.com’ il Direttore Tecnico della Red Bull Adrian Newey è intervenuto in difesa del suo protetto in merito alle accuse di essere un pilota deciso o addirittura ‘selvaggio’: “Probabilmente quello che ha fatto in Brasile l’anno scorso è stato un po’ cattivo in Arabia Saudita è stato sciocco ma credo che si sia sentito frustrato per il mancato sorpasso da parte di Lewis, ma non avrebbe comunque dovuto frenarlo. Ma a Silverstone per me è stato un chiaro fallo professionale di Hamilton e la gente sembra avere la memoria corta. Si marchia un individuo e ci vuole tempo per smaltirlo. Credo che la sua fama da ‘selvaggio’ sia ingiusta”.
Formula 1, Newey esalta Verstappen: “Facile lavorare con lui”
Una fama quindi definita ingiusta da Newey che con Verstappen ci lavora fianco a fianco per il meglio e con risultati straordinari. Lo stesso dirigente Red Bull si è soffermato proprio sulla bontà del lavoro con il talento olandese: “Il bello di Max è che sai sempre di cosa è capace la macchina, perché lui ci sale sempre e le tira il collo il suo feedback è buono, è molto consapevole di ciò che fanno gli pneumatici e di come gestirli. È molto facile lavorare con lui, è molto aperto. Gli chiedi di fare delle cose e lui ci prova sempre”.