Serie A, il giornalista della Gazzetta e di Sky Paolo Condò critica le parole del ministro dello sport Vincenzo Spadafora nei confronti del calcio
Molte le discussioni a seguito della pubblicazione del nuovo decreto del presidente del Consiglio, che ha aperto la Fase 2 dell’emergenza coronavirus a partire dal 4 maggio. Poche le concessioni alle libertà individuali e ancora nulla di fatto, nel mondo dello sport, per gli allenamenti delle squadre di calcio, rinviati (forse) al 18 maggio.
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Molto critico Paolo Condò, giornalista della Gazzetta dello Sport e opinionista di Sky, nei confronti del ministro dello sport Vincenzo Spadafora. “E’ chiaro che parlare di ritorno in campo per il momento non è ancora il caso – ha scritto – Ma come tutte le altre filiere il calcio deve farsi trovare pronto. Da parte del ministro dello sport, credo che vietare ai giocatori di allenarsi da soli nei centri sportivi, dove sarebbero molto più controllati, sia un discorso politico. C’è un intento punitivo nei confronti del calcio, si persegue il concetto della decrescita felice dell’economia di cui parlava il leader Grillo. Io penso invece che la ricchezza vada creata”.
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