Jannik Sinner, dopo Indian Wells, prova a ben figurare anche a Miami: la rivelazione sul confronto con Carlos Alcaraz
E’ una rivalità sportiva, quella tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, che ha già scritto pagine di storia del tennis e vista la giovane età dei due promette di scriverne moltissime altre. Purtroppo per l’azzurro, gli ultimi precedenti sono stati favorevoli allo spagnolo, ma il confronto è aperto e non scontato. 
Tutti match sempre molto tiratissimi, tra i due. Con il computo totale che adesso, dopo il successo in due set di Alcaraz nella semifinale di Indian Wells, vede l’iberico avanti per 3-2. Ma non dimentichiamo che l’anno scorso Sinner lo ha battuto a Wimbledon e in finale ad Umago, e nel quarto di finale agli US Open ha avuto un match point per andare in semifinale prima di arrendersi solo al quinto set. L’altoatesino avrà certamente voglia di rifarsi, a partire dal prossimo torneo.
Sinner, a Miami nuova sfida ad Alcaraz: possibile nuovo incrocio, ecco quando
Si resta negli Stati Uniti, dopo la tappa in California, per un altro Masters 1000, quello di Miami. Che evoca ricordi felici a Sinner, che qui due anni fa ha raggiunto la finale, persa contro Hurkacz. Lo scorso anno, a trionfare in Florida, è stato invece proprio Alcaraz.
Il tabellone potrebbe mettere di fronte i due di nuovo in semifinale. Non sarà facile per Jannik, che sulla sua strada potrebbe trovare prima i vari Rublev, Zverev o Ruud, ma ha dimostrato di essere davvero in palla. Il tennis espresso a Indian Wells è stato di grande livello, in precedenza la vittoria di Montpellier e la finale di Rotterdam contro Medvedev hanno confermato che l’inizio di 2023 per lui è stato molto buono. Non a caso, Jannik è tornato nella top 10 mondiale, e non intende certo fermarsi qui, anzi.
Sinner contro Alcaraz, la rivelazione: “Lo spagnolo è avanti per un motivo”
Il nostro portacolori pregusta la rivincita contro il rivale e farà di tutto per ottenerla. C’è però una differenza tra i due che Sinner deve colmare, e viene descritta dal giornalista Matteo Bucciantini. 
Intervistato da ‘OASport’ su ‘TennisMania’, ha spiegato: “Alcaraz scopre qualcosa di se stesso e di quanto è forte anche durante la partita e le facce del suo allenatore non sono incoraggianti per gli avversari. E’ arrivato già pronto a 17-18 anni per aver fatto prima un percorso che a Sinner un po’ manca, ma che si sta manifestando adesso come sviluppo reale. Si vede che Jannik ora ha più muscoli e ha più servizio. Alcaraz dovrà stare attento: palleggiare con Sinner non è facile, non perde un centimetro di campo”.
