Torna lo spettro del calcioscommesse. La Procura di Roma indaga su possibili puntate anomale. Il tutto è partito da un match di Serie C sospeso per l’infortunio del direttore di gara
Torna ad aleggiare sul mondo del calcio italiano la pesante ombra del calcioscommesse con l’indagine partita dalla procura di Roma che ha aperto un fascicolo su una vicenda che risale a qualche mese fa. Fari puntati sulla Serie C, ed in particolare secondo quanto sottolineato da ‘Repubblica’, sulla sfida tra Virtus Verona e Gubbio, giocata il 12 gennaio scorso e sospesa a 11 minuti dal triplice fischio finale. Il motivo dello stop fu decisamente insolito: l’infortunio dell’arbitro. Al 79′ infatti il direttore di gara, Luigi Catanoso della sezione di Reggio Calabria, ha dovuto alzare bandiera bianca dopo aver lamentato problemi fisici già nel corso del primo tempo per poi arrendersi e portare alla sospensione.
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Calcioscommese, spettro in Serie C: occhi su Virtus Verona-Gubbio
In quel momento si è deciso inizialmente di sospendere il match, valido per la ventunesima giornata del girone B di Serie C, per 15 minuti, poi si è scelto il rinvio dei restanti 11 minuti ancora da disputare. La gara fu stoppata con il Gubbio in vantaggio per 1-0, mentre i bookmakers registravano flussi di scommesse anomale sull’esito opposto, il tutto con particolare concentrazione in Calabria.
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Ad alimentare ulteriori dubbi c’è stata proprio la provenienza dell’arbitro in questione, anche se lo stesso Catanoso, ieri, avrebbe contattato l’AIA per dichiararsi estraneo alla vicenda.
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