Nella battaglia della giustizia sportiva che vede di fronte Juventus e Figc, la Vecchia Signora mette a segno un gol importante
La vicenda è quella relativa al carteggio tra la Covisoc e la Procura Federale, documenti che i difensori della Juventus lamentavano non aver avuto a disposizione nei tempi previsti dalla legge.
Già il primo round di questa storia era andato ad appannaggio della Juventus. I legali di Fabio Paratici e Giovanni Cherubini, ex e attuale ds della Juventus, avevano promosso l’istanza davanti al Tribunale Regionale Amministrativo, avendone soddisfazione. Ovvero, la Figc aveva dovuto consegnare la famosa carta ‘10940’ ai legali dei due dirigenti bianconeri.
Ricorso Figc al Consiglio di Stato: sorride la Juventus
La Figc, nella persona del procuratore Giuseppe Chinè, rispetto alla pronuncia del Tar si era appellata al Consiglio di Stato. Il materiale oggetto della contesa erano appunto alcune comunicazioni, soprattutto richiesta di chiarimenti, tra il presidente della Covisoc, Paolo Boccardelli e lo stesso Giuseppe Chinè.
Anche in questo secondo round in ambito di giustizia amministrativa, Via Allegri ha perso. Secondo il Consiglio di Stato, il ricorso promosso dalla Figc è improcedibile. L’udienza a Palazzo Spada si era tenuta il 23 marzo scorso. Tutta questa documentazione, ovviamente, sarà parte della memoria difensiva che la Juventus proporrà il 19 aprile, in sede dibattimentale, davanti al Collegio di Garanzia dello Sport. La Cassazione dello Sport si esprimerà a Sezioni Unite.
Palazzo Spada quindi ha dato nuovamente ragione alla Juventus. Va detto che già all’esito del ricorso al Tar, la Figc aveva consegnato ai legali di Fabio Paratici e Federico Cherubini tutto l’incartamento Covisoc. Giova ricordare che quello del Consiglio di Stato è il secondo no sul tema. Già l’11 marzo infatti lo stesso organo aveva respinto l’istanza monocratica, bocciatura ribadita a livello collegiale. Come detto, davanti al Collegio di Garanzia la Juventus cercherà di dimostrare che il procuratore Chiné indagava sulle plusvalenze già ad aprile 2021, fatto questo che, se acclarato dai giudici del Coni, comporterebbe una variazione dei tempi processuali che andrebbero spostati indietro.
Va detto che nella famosa ‘carta Covisoc’ la Juventus non viene mai nominata. In tal senso, la “vittoria” degli avvocati di Paratici e Cherubini potrebbe diventare un autogol. Il 19 aprile davanti al Collegio di Garanzia si chiuderà solo la vicenda delle plusvalenze. La Juventus, infatti, quasi certamente sarà coinvolta in altri due procedimenti di giustizia sportiva. In primis, quello relativo alla ‘manovra stipendi’. In secondo luogo, ci sarà anche un processo sulle partenrship sospette, che vede coinvolte altre società oltre a quella bianconera.