Daniele Scardina, ora finalmente fuori pericolo dopo il malore accusato, salvato da Dio: il rapporto del pugile con la religione
Pugile nella categoria ‘pesi supermedi’ di professione, Daniele Scardina è di fatto uno degli sportivi del settore più noti in Italia. Notorietà che è arrivata grazie soprattutto alle importanti vittorie internazionali accumulate tra il 2019 e 2021, a cui ha fatto seguito una finale WBO persa contro il connazionale Giovanni De Carolis. Ha sicuramente contribuito anche la relazione amorosa intrapresa con il volto di DAZN, Diletta Leotta, alla quale il pugile è rimasto legato dal 2016 al 2019, e la partecipazione dell’anno successivo a Ballando con le stelle.
Purtroppo nell’ultimo periodo, il nome di Scardina è finito al centro della cronaca per una grave emorraggia celebrale accusata durante un allenamento in palestra dello scorso 28 febbraio. Dopo lunghe, lunghissime settimane di terapia intensiva, sono finalmente migliorate le condizioni del classe ’92, che ha lasciato il suddetto reparto ed è ora pronto ad intraprendere un impegnativo percorso di riabilitazione. Un percorso nel quale lo stesso Scardina e la propria famiglia faranno grande affidamento alla fede in Dio, un elemento da sempre imprescindibile nella vita del pugile.
È una notizia tanto attesa da tutti i supporter di Daniele Scardina quella rilasciata dal fratello del pugile professionista. Giovanni, attraverso un lungo post Instagram, annuncia infatti il netto miglioramento delle condizioni di salute di ‘King Toretto’, finalmente dimesso dal reparto di terapia intensiva nel quale era ricoverato da quasi un lungo mese.
Leggendo il post, è possibile notare un passaggio rivolto proprio alla gratitudine verso Dio. “E’ impossibile descrivere la gratitudine che sentiamo per il nostro Dio che ha accompagnato i medici, Daniele e noi tutti, in questo difficile percorso“. Una frase a cui fa seguito anche un invito ad unirsi alla preghiera per Daniele, che sta ora affrontando la lotta più difficile e impegnativa della sua vita. Una lotta nella quale il pugile e la famiglia stanno facendo affidamento alla fede, da sempre un elemento chiave nella vita del classe ’92, appartenente alla Chiesa evangelica pentecostale di Dio di Miami.
È proprio alla fede religiosa che Scardina ha anche dedicato diversi tatuaggi, come quello sul braccio sinistro, rappresentante una ‘Madonna in lacrime‘. Una fede nata a Miami, quando il pugile appena sbarcato in America e con pochissime certezze, si ritrovò in una chiesa evangelica nella quale avvertì “un’energia positiva senza fine“, che di fatto gli cambiò il modo di intendere e vedere la vita.
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