Sainz, nuova sciagura per la Ferrari: durissima rivelazione che mette in allarme tutti i tifosi della Rossa
Troppo brutta per essere vera, sussurra qualcuno. Il problema è che invece è tutto tremendamente vero. La nuova Ferrari, rivisitata e corretta rispetto a quella già competitiva del 2022, avrebbe dovuto impensierire seriamente fin dall’inizio la Red Bull campione del mondo in carica. Charles Leclerc e Carlos Sainz erano considerati gli avversari più temibili per Max Verstappen e lo stesso Sergio Perez, apparso decisamente combattivo in questo avvio di stagione e niente affatto disposto a fare da sparring partner al suo più titolato compagno di squadra.
I primi due Gran Premi della stagione invece hanno gettato nello sconforto i milioni di tifosi della Rossa che speravano di rivedere le vetture di Maranello nuovamente in corsa per il titolo mondiale di Formula 1 dopo anni di umilianti sconfitte. Sia in Bahrain che in Arabia Saudita Leclerc e Sainz sono apparsi in netta difficoltà e in grave ritardo non solo nei confronti della Red Bull, ma anche di scuderie considerate di gran lunga inferiori alla vigilia del mondiale.
Una Ferrari di gran lunga al di sotto delle aspettative che non è mai riuscita a competere per il successo pieno. E il cambio alla guida del muretto voluto dal presidente John Elkann, con il manager francese Frederic Vasseur al posto del dimissionario Mattia Binotto non ha finora prodotto quel salto di qualità ipotizzato dalla vigilia della nuova stagione. Insomma, un quadro a dir poco desolante che non sembra poter cambiare in così breve tempo.
Sono le dichiarazioni rilasciate dai due piloti a stroncare sul nascere ogni speranza di riscatto immediato della Ferrari. Parole che suonano come una sorta di resa incondizionata e che non possono far piacere a chi confidava in un pronto riscatto di Maranello dopo le due debacle iniziali. Particolarmente duro e incline al pessimismo è apparso Sainz che ha escluso a priori la possibilità di vedere una Rossa competere per i primi posti.
“Non ci aspettavamo di essere così indietro – ha ammesso lo spagnolo-, addirittura alle spalle delle Mercedes. Non siamo forti come l’anno scorso e così competitivi nel passo gara“. Un vero disastro, insomma: Carlos Sainz mette da parte la diplomazia e stronca sul nascere ogni velleità di risalita immediata. Si rassegnino i tifosi della Ferrari, perché in attesa di Imola ci sarà da soffrire.
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