RONALDO INTER, RETROSCENA SUL FENOMENO – Ronaldo e l‘Inter, una storia nata in maniera rocambolesca e finita male. Iniziata nel 1997, si concluse nel 2002 dopo alti e bassi a Milano. a ‘Goal.com’, l’ex vicepresidente Gaspart raccontò che cosa successe: “Ronaldo voleva restare al Barcellona, avevamo l’accordo e lui voleva restare. Ricordo che andammo a pranzare alle tre del pomeriggio per festeggiare il rinnovo prima di sottoscrivere l’accordo. Fu un grosso errore: se non fossimo andati a pranzo con la firma già sottoscritta non sarebbe successo tutto ciò che poi è accaduto. Ricordo che uno degli agenti si allontanò per circa una mezz’ora per una telefonata: scoprimmo in seguito che era Massimo Moratti che fece una clamorosa offerta per strapparlo al Barça. Quando siamo ritornati nell’ufficio del presidente Nunez, gli agenti hanno iniziato a creare problemi e a rinegoziare tutta la trattativa perché avevano tra le mani una grossa offerta da parte dell’Inter. Nel mentre Ronaldo era stato rispedito a casa e quando lo chiamammo piangeva perché voleva rimanere a Barcellona. Quando eravamo riusciti a rinegoziare i cinque punti che avevano chiesto, gli agenti aggiunsero anche altre condizioni per destabilizzarci e non trovammo l’accordo. L’indomani l’Inter depositò i 24 milioni di euro della clausola rescissoria.”
Ronaldo Inter, parla Gaspart
RONALDO INTER, GASPART: ”GLI AGENTI DISSERO CHE…” – “Ci rivolgemmo alla FIFA per farci pagare dall’Inter una sorta di penale e dissi a Moratti che quello che aveva fatto non era serio. Lui negò di aver raggiunto un accordo ma noi non gli abbiamo mai creduto. Qualche anno più tardi, precisamente nel 2002, il giocatore ci disse che se avessimo eguagliato l’offerta del Real Madrid avrebbe scelto il Barcellona. Noi non andammo avanti perché non potevamo spendere così tanto per un giocatore che era voluto andare via in precedenza. Ad ogni modo, Ronaldo ha il cuore più a Barcellona che a Madrid perché con noi ha vissuto il periodo migliore” ha concluso.