Come l’inchiesta in corso cambia gli scenari della Juventus da vari punti di vista: mosse in società e sul mercato
E’ cambiato tutto, per la Juventus, negli ultimi giorni, con la fine dell’era Andrea Agnelli decretata dalle dimissioni sue e del resto del Consiglio di Amministrazione, inclusi Pavel Nedved e Maurizio Arrivabene. Un ribaltone condizionato dagli sviluppi dell’inchiesta Prisma, che può avere pesanti ripercussioni a livello penale e sportivo.
Le indagini della Procura di Torino sollevano diverse problematiche di cui ormai si è a conoscenza. Dal tema delle plusvalenze, con le recenti intercettazioni che farebbero pensare al coinvolgimento di diverse altre società, a quello della manovra stipendi. I profili di irregolarità e responsabilità sono naturalmente tutti da accertare, ma è chiaro che se la giustizia ordinaria prosegue, con richieste di rinvio a giudizio per gli indagati già arrivate, anche quella sportiva si muove, con la Procura FIGC che valuta se sussistano i presupposti per un deferimento e dunque per un processo sportivo al club bianconero.
Difficile che avvenga per la questione plusvalenze, visti i due gradi di giudizio che la Juventus ha già passato indenne in merito, qualche rischio in più per il fronte manovra stipendi, che potrebbe portare anche a una penalizzazione, se si arrivasse a processo. Bianconeri che non possono far altro che aspettare, mentre si preparano a tornare al lavoro sul campo, in vista della ripresa del campionato, tra un mese. La situazione, nel suo insieme, potrebbe portare comunque a sviluppi ben precisi, dal punto di vista sportivo e non solo.
Sul fronte societario, si attende la nomina del nuovo CDA, con le decisioni di Elkann, in tal senso, che potrebbero andare in una direzione specifica, secondo quanto dichiarato da Luciano Mondellini, direttore di ‘Calcio e Finanza’, a ‘Tgcom24’: “Exor pensa a una nuova composizione del Consiglio d’Amministrazione che tenga conto di questi quattro versanti: giustizia ordinaria, sportiva, Consob e Uefa. Ci saranno meno persone interessate all’aspetto dell’entertainment e del mondo dei media e soprattutto con competenze giuridico-legali per dare battaglia da quel punto di vista”.
Sul calciomercato, inoltre, l’ex presidente Cobolli Gigli ritiene che prossimamente la Juventus agirà in maniera piuttosto conservativa: “Ritengo probabile qualche cessione più che acquisti di spessore – ha spiegato a ‘Telelombardia’ – I 700 milioni versati dagli azionisti credo siano già impegnati. Mi aspetto una società che agisca, nei prossimi anni, in maniera più oculata”.
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