MILANO – L’Argentina rischia di dire addio al mondiale a sorpresa. Dopo il pareggio inatteso contro l’Islanda e la sconfitta netta maturata nello scontro diretto contro la Croazia, la partita contro la Nigeria rappresenta il crocevia di Messi e dell’Albiceleste in quel di Russia. Ad aggravare la situazione è la difficile situazione che CT e squadra stanno vivendo a stretto contatto per situazioni tattiche, forse anche per altri motivi.
Rivoluzione Argentina, autogestione nello spogliatoio
Come riporta ‘La Stampa’, emergono dei retroscena su ciò che sta succedendo all’interno dello spogliatoio. La squadra avrebbe chiesto alla federazione la testa del commissario tecnico, richiesta respinta per diversi motivi. L’AFA ha detto no soprattutto per questioni economiche, visto che un allontanamento sarebbe costato caro alle casse della federazione. Quindi, Sampaoli rimane nonostante sia un separato in casa e a nulla, dunque, sarebbe valsa la richiesta di togliergli i poteri decisionali per la sfida contro la Nigeria. Il quotidiano azzarda che i capisaldi della presa di posizione è stata assunta da Leo Messi e Javier Mascherano, che avrebbero guidato la ribellione proponendo l’autogestione. I due ex compagni del Barça avrebbero chiesto l’esclusione di Caballero, il ritorno della difesa a quattro e Biglia e Di Maria da titolari.