MIRANDA VIA? IL SOSTITUTO E’ ANDERSEN – A fine stagione Joao Miranda potrebbe lasciare i nerazzurri e giocare con continuità altrove, in Europa o in Brasile. Da tempo si parla di questa possibilità nonostante in questa stagione stia comunque dimostrando di essere una preziosa alternativa delle coppia titolare Skriniar-De Vrij. Chiamato in causa più volte nel corso della stagione, la società gli ha appena rinnovato il contratto fino al 2020. 34 anni compiuti lo scorso 7 settembre, Miranda porta esperienza e qualità ad un reparto che deve comunque essere ringiovanito: per questo, come riporta ‘Tuttosport’, l’Inter non molla assolutamente la pista che porta a Joachim Andersen, danese classe ’96 esploso con la maglia della Sampdoria. Per lui potrebbe essere imbastita un’operazione alla Skriniar e visti gli eccellenti rapporti con Ferrero, Ausilio potrebbe battere la folta concorrenza che vede coinvolti Juventus, Arsenal e Borussia Dortmund.
Rinnovo Skriniar, le ultime. E l’Inter non molla Andersen
RINNOVO SKRINIAR, LE NOVITA’ – Oltre ad Andersen si continua a pensare anche alla situazione di Skriniar: le big europee non mollano lo slovacco che continua ad essere inseguito in maniera insistente da Barcellona, Manchester United e Bayern Monaco. L’Inter non intende privarsene perché vuole gettare le basi per il futuro proprio su di lui e Steven Zhang, al momento della nomina da presidente, è stato abbastanza chiaro: l’Inter non si priverà dei migliori giocatori e continuerà a rinforzarsi. Per questo la proprietà cinese ha rifiutato un’offerta da 65 milioni di euro da parte del Manchester City che si presentò a Milano lo scorso gennaio, forte del progetto tecnico che intende costruire nei prossimi anni. A maggior ragione, l’Inter punta a rinnovargli il contratto fino al giugno 2023 blindandolo con un ingaggio da top player. Secondo le indiscrezioni del ‘Quotidiano sportivo’, le parti sono ora distanti di circa 500mila euro e l’Inter continua a puntare sui 2,5 milioni di euro a dispetto dei 3 milioni richiesti dall’ex Doria. L’intesa sembra comunque ad un passo e la firma potrebbe arrivare entro natale.