Retrocessione Juventus in Serie B: arriva un annuncio in diretta

La vicenda Juventus, dopo la penalizzazione di 15 punti, continua a tenere banco in Serie A e rischia di arricchirsi di ulteriori risvolti. Dal caso plusvalenze alla manovra stipendi, il mondo bianconero è finito sotto i riflettori, mentre la squadra di Allegri lavora in campo per provare a risalire una china ormai molto complicata. 

Servirà tanta continuità alla Juventus per provare ad arrivare ad un piazzamento Champions League in campionato, dove il -15 ha inevitabilmente un peso specifico molto consistente. Una vicenda quella relativa al caso plusvalenze che continua a tenere banco, mettendo il club sotto i riflettori.

Juventus, e il rischio Serie B: parla Andrianopoli  
Agnelli © LaPresse

Juventus, e il rischio Serie B: parla Andrianopoli

La Serie A ha ricevuto un forte scossone in termini di classifica dopo la vicenda che ha vista coinvolta anche la Juventus, penalizzata con 15 punti da decurtare dalla graduatoria attuale. Ora gli obiettivi dei bianconeri di Allegri sono ridimensionati ed anche complessi da raggiungere vista la distanza importante. Missione Champions per Milik e soci che però dovranno trovare prima di tutto continuità di risultati.

Inoltre nell’ambito delle varie situazioni extracampo che vedono coinvolta la Juve i rischi sono tutti da calcolare. A Calciomercato.it in diretta Twitch su TvPlay è intervenuto l’avvocato Francesco Andrianopoli per commentare l’eventuale rischio di Serie B.

Juventus e lo spettro B: “Se si guarda lo storico…”

Juventus, e il rischio Serie B: parla Andrianopoli  
dirigenza-juventus © LaPresse

Andrianopoli ha evidenziato sullo spettro Serie B: “La risposta è duplice. Se guardiamo il criterio adottato dalla corte in quest’ultima pronuncia la rischia seriamente. Se son stati dati 15 punti per questo tipo di violazione figuriamoci per le altre. Se si guarda invece lo storico di tutte le decisioni precedenti in ambito di violazione bilancistica la risposta dovrebbe essere no, perché la giustizia sportiva storicamente è estremamente leggera in termine di violazioni bilancistiche anche ben più gravi di quelle di cui stiamo parlando ore. In ambito bilancistico il termine falso o fraudolento ha un significato ben preciso. Si intende falso quando si apposta a bilancio una voce che non esiste. Vendo per 100.000 euro un bene e quel bene io non ce l’ho. E’ una cosa inventata. Mentre quando metto a bilancio voci valutate male non è falso. E’ una irregolarità bilancistica, ma non è reato né illecito. Quello di cui stiamo parlando non sono dati falsi. Quei giocatori magari invece che valere 20 valevano 10. In realtà poi ognuna delle due squadre nel bilancio mette sia la voce positiva che quella negativa della vendita. Qui faccio una plusvalenza, ma negli altri esercizi farà un – 20. Non c’è un risultato positivo sul lungo periodo. C’è un problema, e di questo si dovrebbe parlare, del fatto che queste voci finiscono su bilanci diversi, e quindi bisognerebbe fare in modo che le squadre di calcio non possano attribuire subito la voce positiva in bilancio e poi spalmare la voce negativa. Si dovrebbe fare in modo che le voci venissero compattate all’interno dello stesso bilancio. Ma è diverso dal dire sono false”

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