Psg-Juventus, gara dalle grandissime difficoltà per i bianconeri: un giocatore in particolare finisce nel mirino delle critiche
Che la trasferta in casa del Psg fosse probabilmente il peggior esordio possibile in Champions League, per la Juventus, si sapeva. Ma le due squadre sono apparse, fin dai primissimi minuti, su due livelli totalmente diversi, con i bianconeri a rincorrere immediatamente.
Psg-Juventus, incubo bianconero: i francesi dominano
5 minuti appena per il vantaggio firmato da Mbappé dopo una grande combinazione con Neymar. L’attaccante francese è incontenibile e al termine di un’altra grande azione corale raddoppia. In mezzo, sfiorando altre marcature. Ogni azione del Psg è da brividi per la difesa bianconera, il 3-5-2 ideato da Allegri per provare a contenere il grande talento offensivo della squadra di Galtier risulta totalmente inefficace. Le critiche per il tecnico livornese, come facilmente prevedibile, non mancano, ma anche per i giocatori piovono bocciature.
Psg-Juventus, Bonucci in balia di Mbappé: “Quando raggiunge Chiellini in MLS?”
Il più bersagliato dai tifosi è senza dubbio Bonucci, chiamato in casa direttamente come responsabilità sulle due reti di Mbappé e in palese difficoltà anche in numerose altre situazioni. Letteralmente sballottato il capitano bianconero, che fatica enormemente e va quasi subito alla deriva. Su Twitter, i commenti sono impietosi. In molti chiedono la sostituzione immediata, altri addirittura ritengono che per lui, nel calcio di alto livello, non ci sia più posto. Ecco i messaggi più critici nei confronti del numero 19 della Juventus: “Allucinante, pensa al ritiro, fai un favore a tutti”, “Quando raggiunge Chiellini in MLS? Senza di lui è il nulla assoluto”, “Ha pagato il biglietto e sta guardando la partita anche lui praticamente”, “Ma lo sa dove si trova?” “Imbarazzante per questi livelli”, “Lo vedo in leggerissima difficoltà”, “Sarebbe meglio Rugani e ho detto tutto”, £Bonucci che deve marcare Mbappé…e niente, fa già ridere così”, “E’ un giocatore finito, ormai è un pensionato”, “Sembra un libero stile anni 80, non tiene mai la linea e si sposta davanti all’avversario”, “E’ buono solo per le conferenze, ma le partite le devi anche giocare”, “Non è più un difensore di calcio ma un social media manager”. Una serata totalmente da dimenticare, insomma, per lui, anche se la Juventus, nel secondo tempo, con grande orgoglio, pur continuando a soffrire e aggrappandosi alle parate di Perin per sventare altri gol, ha riaperto la gara e anche avuto l’occasione per pareggiare con Locatelli. Da qui, la squadra bianconera può ripartire.