Formula 1, bufera sul GP di Francia: svelato il problema

Fa tanto discutere l’assenza del Gran Premio di Francia dal calendario della Formula 1, che peraltro si appresta a partire tra circa un mesetto. Una questione legata soprattutto alla politica e poco alla F1, secondo quanto riferito da Jean Alesi, nuovo presidente del circuito Paul Ricard che sarebbe anche pronto a fare pressioni. 

La stagione di Formula 1 si avvicina al primo start ufficiale. Tutti a caccia di Max Verstappen, che resta l’uomo da battere con la sua Red Bull. In questo 2023 peraltro non si andrà a correre al Paul Ricard per il Gran Premio di Francia, uscito così dal calendario. Un’assenza di cui ha parlato Jean Alesi.

Formula 1, nessun GP in Francia: Alesi e la politica
Formula 1 © LaPresse

Formula 1, nessun GP in Francia: Alesi e la politica

L’attesa per la Formula 1 2023 si fa sempre più spasmodica. I motori sono pronti a rombare in pista, mentre i tifosi attendono con ansia. In questa annata non ci sarà però la tappa del Gran Premio di Francia con annessa polemica. Un GP importante che però non è in calendario e di cui ha parlato Jean Alesi diventato presidente del circuito francese da qualche giorno, in un’intervista a ‘Motorsport.com’: “Il problema della Formula 1 in Francia non è il circuito, ma la politica. È probabilmente l’unico Gran Premio di F1 che non è mai stato visto da un presidente, tranne che a Magny-Cours una volta, quando partecipò Mitterrand, come parte del suo desiderio politico che la gara si svolgesse lì. Da allora, non è mai successo. Il problema non è il circuito, ma il desiderio del Paese. L’altro mio lavoro è quello di Ambasciatore di Formula 1, quindi il mio legame con la F1 è diretto, senza giri di parole, e loro sono molto chiari al riguardo”.

Formula 1, Alesi e la gestione interna del Paul Richard

Formula 1, nessun GP in Francia: Alesi e la politica
Alesi © LaPresse

Alesi che è pronto a battersi per questa situazione: “Avere un GP di Francia è una bella cosa nel calendario della F1, ma se non abbiamo la possibilità di farlo, allora è perché il paese non è interessato al motorsport, e questo è un grande peccato. Non è un problema per la F1 avere un Gran Premio in Francia, la colpa è della Francia. Naturalmente, parte del mio nuovo ruolo sarà quella d’inviare una lettera, per richiedere un incontro con il presidente della Francia, ma non so se questo accadrà, ma se ciò accadesse sarei l’uomo più felice del mondo”. Infine sul suo nuovo ruolo: “Il Consiglio d’Amministrazione del Paul Ricard è cambiato completamente: prima c’erano le stesse persone da 20 anni. I nuovi direttori hanno cercato un nuovo presidente e io ero già nel giro, quindi mi hanno chiesto se fossi interessato. Per me significa molto essere il presidente del Paul Ricard, quindi ho accettato”.

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