Il Milan sta uscendo dalla crisi del mese scorso a suon di risultati, con Stefano Pioli che ha deciso di affidarsi ad un nuovo schema tattico, modificando in corsa le proprie idee per porre rimedio ad una situazione che si stava facendo complicata. Le vittorie stanno arrivando ed un minimo di solidità è stata ritrovata.
La miglior medicina nei momenti di crisi è sempre la vittoria, ed è esattamente quella che ricercava con voglia e continuità il Milan di Stefano Pioli. Il tecnico campione d’Italia, fresco anche di Panchina d’oro, ha rivoltato come un calzino la sua squadra, trovando un nuovo assetto tattico a cui affidarsi.
Milan, vittorie per mettersi alle spalle la crisi: il cambio di modulo di Pioli
L’inizio del 2023 del Milan è stato a dir poco terribile. In una manciata di partite i rossoneri si sono visti risucchiare nella lotta per un posto Champions raccogliendo un risultato negativo dietro l’altro, che ha contribuito ad allargare il divario dal Napoli fino ad una distanza incolmabile. Non sono mancate le critiche per Leao e soci, così come per Stefano Pioli, il condottiero di una squadra che solo un anno fa vinceva il titolo di campione d’Italia.
Non ha perso però tempo l’allenatore rossonero, ed ha provato a metter mano ai suoi ragazzi cambiandone abito tattico per ritrovare la strada giusta. Cambio di modulo e di idee, col passaggio alla difesa a tre e tutt’altro atteggiamento complessivo. Le vittorie stanno arrivando e la solidità è stata gradualmente ritrovata.
Milan, Sacchi e la ‘paura’ di Pioli: il cambio tattico
Un ritorno al successo pagato però al prezzo delle proprie idee, come evidenziato da Arrigo Sacchi a ‘La Gazzetta dello Sport’: “Il Milan, nella passata stagione, ha stupito tutti vincendo con merito lo scudetto proponendo un calcio divertente e moderno. Poi è successo qualcosa che non era difficile da prevedere: la sindrome del successo ha bloccato la squadra. E anche Pioli ha cominciato ad aver paura e, per rimediare e fermare l’emorragia, si è affidato alla tattica. Il tatticismo, in Italia, paga ancora, ma ci si ricordi sempre che, di fronte a uno stratega, un tattico perde sempre. Il Milan era sulla strada giusta, perseguiva l’obiettivo del dominio del campo, dell’aggressione dell’avversario attraverso il pressing, e poi è tornato al passato. Intendo dire al passato del calcio italiano”.
Infine Sacchi ammonisce: “Pioli è stato l’architetto che ha disegnato la splendida creatura della passata stagione e ha saputo vincere attraverso l’intelligenza e le idee. Mi auguro che si ritorni su quella via e lo si può fare soltanto se si crede fermamente nelle proprie idee”.