“Non allenerò mai quella squadra”, frase spesso detta e poi “dimenticata” dagli allenatori. Mourinho il più celebre ma gli esempi non mancano.
“Non allenerò mai quella squadra”. Quante volte abbiamo sentito questa frase, pronunciata dagli allenatori? E quante volte è invece capitato che questa promessa fosse disattesa da una firma sorprendente? Il calcio è pieno di “tradimenti”, spesso mal digeriti principalmente dai tifosi. Andando a scavare nella storia, riportiamo alla mente alcuni dei più clamorosi dietrofront compiuti dai tecnici.
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Il caso forse più celebre è quello legato al neo tecnico della Roma Josè Mourinho. Nel 2015, ai tempi della sua 2^ avventura al Chelsea, lo Special One fece una promessa ai tifosi Blues: “Potete stare tranquilli: io non allenerò mai il Tottenham. Amo troppo i tifosi del Chelsea per farlo”. 5 anni dopo però Mou rispose presente alla chiamata arrivata dai rivali londinesi diventando così il manager degli Spurs. Una ferita che brucia ancora nei cuori dei supporters del Chelsea.
Impossibile dimenticare il passaggio di Fabio Capello dalla Roma alla Juventus. Nel Febbraio 2004, la sua celebre frase scatenò un putiferio: “Io mai alla Juventus. Li rispetto ma è una scelta di vita la mia: non mi interessa”. Dichiarazione netta smentita dai fatti qualche mese dopo: Capello, a maggio del 2004, divenne infatti l’allenatore della Juventus, tradendo le sue stesse dichiarazioni. I tifosi della Roma non la presero affatto bene: da quel momento, infatti, l’ultimo allenatore capace di portare uno scudetto nella Capitale, non venne più visto di buon occhio.
“Per come sono fatto io non potrei mai allenare il Palermo, avendo allenato il Catania, così come non potrei mai allenare il Milan. Essendo stato all’Inter non avrei alcun rispetto per i miei vecchi tifosi”. Parole e musica di Sinisa Mihajlovic che nel maggio del 2010 chiuse le porte ad una possibile avventura al Milan. La storia però prese ovviamente pieghe diverse: il 16 giugno 2015 l’allenatore serbo, oggi al Bologna, firmò con i rossoneri, accettando la corte di Galliani e Berlusconi.
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Ultimo caso in analisi, e probabilmente più spinoso, è quello che lega Sarri e la Juventus. Ai tempi del Napoli, il tecnico toscano non negò mai delle frecciate alla rivale bianconera, spingendosi anche a parlare di “querele” nel caso in cui qualcuno si fosse azzardato ad accostarlo alla panchina della Juventus. Dopo l’avventura con il Chelsea, in seguito alla chiamata dei Campioni d’Italia, Sarri rispose presente voltando così le spalle a chi lo aveva eletto “condottiero dell’anti juventinità”. Altre dichiarazioni rimangiate ed altra ferita inferta nel cuore dei tifosi, spesso vere vittime di queste querelle.
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A questo punto non resta che chiedersi: chi sarà il prossimo allenatore a cascarci?
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