La mancata qualificazione in Champions per il secondo anno consecutivo costringe il Napoli a rivedere i costi di gestione 
La mancata qualificazione in Champions per il secondo anno consecutivo porta il Napoli a rivedere i piani di gestione economica. A questo introito mancante si aggiunge la pandemia che ha sottratto gli incassi dello stadio. Il calcio ha riscoperto l’importanza del pubblico sugli spalti dopo anni in cui sembrava contasse soltanto la tv. Intanto già circolano i primi nomi per la guida tecnica. Il produttore ha subito liquidato Gattuso dopo il pareggio del Maradona con un semplice tweet. Poi è partita la corsa con Allegri che è uscito dall’orbita Napoli con la mancata qualificazione. L’allenatore toscano non ha il destino azzurro. Non è la prima volta, infatti, che va vicino alla panchina partenopea per poi svanire a causa di un accadimento. Senza Champions e con il ridimensionamento Allegri non accetta.
Napoli, Fabian e Koulibaly verso l’addio
Così, per la panchina sembra cosa fatta per Sergio Conceicao, ex ala destra dal cross a effetto di Lazio, Parma e Inter. Si tratta di una scommessa, segnale di un ridimensionamento necessario in casa azzurra. Conceicao ha vinto due scudetti con Porto e gioca un calcio offensivo, che dovrebbe essere adatto ai calciatori del Napoli. Sulla sponda della squadra, almeno due cessioni sono certe. Si tratta del difensore Koulibaly e del centrocampista spagnolo Fabian Ruiz. Il Napoli non può più trattenere il difensore senegalese, che soltanto la pandemia e il conseguente freno alle operazioni di mercato hanno impedito al produttore di cedere già.
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Fabian invece, ha un discorso già avviato nei mesi scorsi. Il giocatore ha rifiutato il rinnovo e la sua cessione era già pronta, a prescindere dai discorsi economici. Sullo sfondo, poi, c’è un rinnovo di Insigne necessario data la scadenza al prossimo anno.
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