Il caso Mourinho-Serra tiene banco, indagine sullo scontro tra il tecnico e il direttore di gara: gli scenari sull’indagine
L’ultimo turno di campionato ha regalato diversi risultati a sorpresa e lasciato strascichi pesanti in qualche caso. Ciò è sicuramente accaduto in Cremonese-Roma, con l’inatteso successo dei grigiorossi padroni di casa, il primo in campionato, con relative polemiche su Mourinho. Il tecnico portoghese è finito nella bufera non solo per la sconfitta, ma anche per gli eventi che lo hanno visto protagonista in campo.
Mourinho, nervi a fior di pelle: cos’è successo con Serra in Cremonese-Roma
L’allenatore romanista è stato allontanato all’inizio del secondo tempo dall’arbitro Piccinini su segnalazione del quarto uomo Serra. Proteste da parte di Mourinho prima per un intervento falloso non fischiato e poi per presunte dichiarazioni offensive da parte del quarto uomo stesso, che sembrerebbero emergere dai filmati che ritraggono l’accaduto. Come aggiunto poi dal ‘Corriere dello Sport’, a fine partita ci sarebbe stata un’ulteriore coda, con Mourinho a recarsi nello spogliatoio dell’arbitro a chiedere le scuse di Serra, apostrofandolo ulteriormente di fronte al suo diniego.
Mourinho-Serra, la Procura federale apre l’inchiesta: i rischi per l’arbitro e non solo
Mourinho è stato squalificato dal giudice sportivo per due giornate e salterà dunque Roma-Juventus in campionato, ma i giallorossi hanno presentato ricorso. Non solo, la Procura federale ha aperto un fascicolo di inchiesta per chiarire l’accaduto.
Spiega i possibili scenari l’ex arbitro Luca Marelli, commentatore di DAZN, intervenuto ai microfoni di TV Play: “Ascolteranno sia Mourinho che Serra, si prenderanno decisioni in merito su quello che emergerà. Non mi sbilancio sulle frasi di Serra, nel labiale ognuno può leggere quello che vuole. Non c’è certezza non essendoci gli audio. Ma se le parole sono quelle, e quasi certamente lo sono, saranno presi provvedimenti com’è giusto che sia. Per Serra, il rischio è il deferimento con relativi provvedimenti disciplinari. Rimango perplesso da un aspetto. Si era appena tornati in campo dopo l’intervallo, l’adrenalina del primo tempo era rientrata. Ma Serra ha avuto un linguaggio del corpo che non mi è piaciuto per niente. Innanzitutto non si parla di spalle a un’altra persona, se doveva parlare con Mourinho doveva girarsi verso di lui, oppure fare finta di niente. E poi è inammissibile che sia rimasto con le mani in tasca, era lì per un compito e non all’esterno di un pub con gli amici. Le mani devono rimanere sempre fuori dalla tasca, io da quarto uomo non ce le mettevo mai nemmeno a cinque gradi sotto zero”.