Maurizio Sarri e Stefano Pioli potrebbero avvicendarsi sulla panchina del Milan. La notizia avrebbe del clamoroso, ma pare che i rossoneri potrebbero privarsi dell’attuale tecnico se non arrivasse la Champions 
Pioli, tornano in fantasmi: se non arriva la Champions rischia anche l’allenatore
Via Stefano Pioli e dentro Maurizio Sarri, questa la clamorosa ipotesi in casa Milan nel caso in cui non arrivasse la qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Tornano, quindi, i fantasmi per l’allenatore rossonero che, lo scorso anno, proprio di questi tempi, era dato già per esonerato. Poi arrivò la fantastica cavalcata del diavolo dopo il lockdown e si decise di andare avanti con l’allenatore italiano, allontanando le voci su Ralf Rangnick. Quest’anno sta succedendo un po’ il contrario: l’attuale tecnico è saldo sulla panchina, ma la situazione potrebbe precipitare se continuasse questa altalena di risultati. Mai messo in discussione, esaltato da tutto per i risultati della squadra nella prima parte di stagione, ora con l’Europa in bilico, anche Pioli potrebbe rischiare.
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Maurizio Sarri in pole per diventare il nuovo allenatore del Milan se le cose precipitassero
Al momento si tratta di pure congetture, nulla di concreto. Sarebbe difficile mettere in discussione il lavoro di un tecnico che, con una rosa inferiore qualitativamente a tante altre, è diventato Campione d’Inverno. Il problema, quello che preoccupa davvero, è l’involuzione del Milan, passato dalla squadra da battere, all’unica in grado di poter contendere lo Scudetto all’Inter, per finire a rischiare anche il quarto posto. Tutto frutto di un girone di ritorno sciagurato in casa dove la squadra ha perso tanti punti e ha messo in scena prestazioni imbarazzanti, come l’ultima contro la Sampdoria. Al momento Pioli resta saldo sulla panchina rossonera, forte anche di un contratto fino al 2022, ma se saltasse la Champions le riflessioni sarebbero d’obbligo.
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In caso di addio, comunque clamoroso, il profilo perfetto potrebbe essere quello di Sarri. L’allenatore di Figline era stato già accostato alla società di Via Aldo Rossi in passato per il suo gioco un po’ alla Arrigo Sacchi e per la capacità di valorizzare i giovani. Insomma, una figura in linea con quanto voluto dal Fondo Elliott e che non avrebbe grandi pressioni per vincere subito, ma inizierebbe un progetto con tanti talenti in erba. Da considerare, però, che sull’ex guida della Juventus, ci sono altre squadre, specialmente in serie A: Napoli, Roma e Fiorentina su tutte. Per ora Pioli non si muove, a fine stagione, risultati alla mano, si vedrà.
