Milan, futuro Ibrahimovic: colpo di scena

Annunciato in pompa magna il rientro nella nazionale svedese di Zlatan Ibrahimovic, il Milan ha iniziato a fare le proprie riflessioni sul futuro dell’attaccante. Giusto puntare ancora su un 40enne con un Europeo alle spalle?

Milan, si lavora per i rinnovi
Maldini e Massara, dirigenti del Milan © Getty Images

Ibrahimovic in nazionale potrebbe cambiare tutto per il futuro dello svedese                   

Sembrava dovesse terminare la carriera al Milan, invece adesso pare essere cambiato tutto per Ibrahimovic. La stima è reciproca, la voglia di continuare anche, però, la recente decisione dello svedese di tornare in nazionale, ha acceso la spia a Milanello. Il centravanti ha cambiato (in meglio) i connotati alla squadra, non solo con le prestazioni in campo e i gol, ma anche grazie a un carisma fuori dal comune. Il suo rinnovo appariva una semplice formalità, anche perché il campione rossonero, non ha mai fatto mistero di trovarsi bene a Milano e vestire questi colori. Dove sta, allora, il problema? Semplice, Maldini e Massara stanno seriamente riflettendo se sia il caso o meno di prolungare il contratto di Ibra un altro anno.

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Rinnovo Ibra, il Milan ci pensa
Ibrahimovic con la dirigenza del Milan © Getty Images

In casa Milan sono aperte le riflessioni dopo la decisione di Ibrahimovic di tornare a giocare con la Svezia                 

L’indecisione nasce dalla sua recente pre-convocazione per gli impegni della Svezia contro Georgia, Kosovo (qualificazioni ai Mondiali) ed Estonia (amichevole), in programma a fine mese. È chiaro che si tratti di un antipasto per l’Europeo che si giocherà in estate, dopo lo slittamento, causa Covid, della passata stagione. Ibra non si discute, in questa comunque tribolata annata, ha realizzato 15 gol, 14 in campionato e 1 in Europa League. Di questo bisogna tenere conto, ma il bomber, tra virus e infortuni muscolari, ha anche saltato per 19 partite (fin qui, ancora è in dubbio la sua presenza con il Manchester): 13 in serie A e 6 in Europa. Si parla di un calciatore capace di fare ancora la differenza, ma che nel prossimo mese di ottobre compirà 40 anni e il cui fisico inizia a risentire dell’età e dei tanti impegni. Questi, ovviamente, aumenterebbero se si aggiungessero quelli in nazionale e soprattutto la competizione internazionale estiva certamente si farebbe sentire. Insomma, il rinnovo, tra l’altro a cifre importanti, non è più così sicuro. Si vedrà.

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Resta sullo sfondo la questione inerente gli altri rinnovi, su tutti Calhanoglu e Donnarumma, che sono i più imminenti, ma anche Kessie e Romagnoli, tra gli otto in scadenza nel 2022. Riguardo il turco regna l’ottimismo, le parti vogliono venirsi incontro e alla fine il prolungamento ci sarà. Il portiere è il caso più spinoso, anche a causa di un procuratore, Mino Raiola, con il quale è difficile trattare: le richieste sono alte e troppo rischiose. Con l’ivoriano non dovrebbero esserci problemi, è solo una questione di blindarlo prima di avere difficoltà. Sul capitano le valutazioni sono più della società rossonera, preoccupata dal rendimento discontinuo in questa stagione e vogliosa di puntare su Tomori.

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