Milan, “Pioli on fire” solo in Serie A: cambio tecnico per l’Europa?

Il Milan vola in Italia, ma zoppica in Champions. L’allenatore emiliano ha numeri che vanno, quasi, in controtendenza. La società rossonera sta tenendo conto di questi dati in vista di decisioni riguardo al futuro. Il tecnico campione d’Italia ha un contratto sino al 2023.

“Pioli on fire”. La canzone “Freed From Desire“, uscita nel 1997 e interpretata da Gala, sembra avere un testo del tutto diverso dalle parti di San Siro. Quando gioca il Milan, infatti, sembra quasi impossibile ascoltare la versione originale del pezzo, dato che tutto il Meazza canta all’unisono il coro che è stato la colonna sonora della scorsa stagione trionfale rossonera.

Stefano Pioli
©Lapresse

Stefano Pioli, in effetti, è on fire. I numeri sono tutti dalla parte del tecnico emiliano. Il Milan, infatti, viaggia su medie pazzesche e non solo da quest’anno, ma già dalla scorsa stagione. Al netto della lieve flessione fatta registrare a cavallo tra Dicembre e Gennaio, la squadra ha messo insieme una serie di risultati utili consecutivi molto lunga. Sedici risultati utili consecutivi che, alla fine, sono valsi lo Scudetto. Prima della sconfitta con il Napoli, la squadra di Pili, in questa annata, aveva allungato questa serie, arrivando a toccare la cifra di 22 partite senza sconfitta. Numeri importanti che rendono l’idea della forza della compagine allenata da Pioli. Il tecnico emiliano, in tre anni, è riuscito a riportare il Milan ai vertici del calcio italiano. Un risultato sorprendente che nasce anche dalla decisione della società di credere totalmente nel lavoro del tecnico. Nell’estate 2020, infatti, la dirigenza rossonera voleva rimpiazzare l’ex tecnico di Inter, Lazio e Bologna con il tedesco Ragnick. Maldini, però, ha disposto il veto sulla scelta, dando “pieni poteri” allo stesso Pioli che ha ripagato alla grande tale fiducia.

Pioli “on fire” solo in Serie A: il Milan pensa ad una svolta per la Champions?

Stefano Pioli è stato anche il primo allenatore a ripotare il Milan in Champions League dopo oltre 7 anni. Un risultato non di poco conto che, di fatto, ha posto le basi per la vittoria dello Scudetto nella scorsa stagione. Lo scorso anno il Milan è arrivato ultimo in un girone in cui figuravano Atletico Madrid, Porto e Liverpool. In questa stagione, al momento è terzo nel proprio raggruppamento della massima competizione continentale e che lo vede avversario di Chelsea, Salisburgo e Dinamo Zagabria. Quello che emerge, però, è che il Milan visto in Champions è totalmente diverso da quello che è possibile ammirare in Serie A. A parlare sono i freddi numeri che evidenziano come la squadra di Pioli, su 10 gare giocate, abbia totalizzato solo 2 vittorie a fronte di 2 pareggi e di 6 sconfitte, facendo registrare una media punti di 0,80 a partita. Tali cifre stanno facendo riflettere il Milan in merito al futuro del tecnico che è legato al Milan fino al 2023. La società, dopo essere tornata in vetta in Italia, vuole farlo anche in Europa. Sono diversi i nomi che sta valutando la società, tutti, però, con ingaggi onerosi come l’ex tecnico del Chelsea Tuchel.

Gestione cookie