Come giocherà il Milan di Pioli? Cambio modulo per il mister

Come giocherà il Milan di Stefano Pioli? Dopo le cessioni dolorose di questa estate i rossoneri sono pronti a ripartire con tantissime novità arrivate dal mercato (e che potrebbero anche non finire qui…)

Mancano ancora poche ore ed anche il Milan inizierà la nuova stagione sportiva. Ricordiamo che lo scorso campionato, gli uomini di Pioli, sono arrivati dietro le spalle dell’Inter campione di Italia. Secondo posto importante, ma non come il ritorno in Champions League del ‘Diavolo’ che mancava da tantissimo tempo. Non è stata una estate facile per tutto il club ed i tifosi che hanno visto partire due dei calciatori che hanno reso di più nell’ultima stagione, entrambi via a parametro zero: stiamo parlando di Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain) e Hakan Calhanoglu (ai cugini dell’Inter).

In compenso sono arrivato Mike Maignan del Lille (che ha sostituito il nativo di Castellammare di Stabia) e sono arrivati i riscatti di Tomori, Tonali e Brahim Diaz. Ballo-Tourè e Giroud gli altri acquisti, ma potrebbe anche non essere finita qui. Il direttore tecnico, Paolo Maldini, sta provando in tutti i modi di provare a prelevare le prestazioni di Pietro Pellegri dal Monaco. I francesi sono disposti a dare via il calciatore, ma solamente in prestito.

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Milan di Pioli, nuovo modulo per i rossoneri?

Come giocherà il nuovo Milan di Pioli? Sarà un 4-2-3-1 o un semplice 4-4-2? Non è da scartare che il coach stia pensando ad un cambio modulo. Optiamo per l’ultima soluzione. In porta non dovrebbero esserci dubbi: sarà Maignan a difendere i pali dei rossoneri. Difesa: sulle fasce agiranno Calabria e Theo Hernandez, mentre la coppia di centrali sarà formata dal nuovo capitano Kjaer e Tomori.

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Centrocampo: inamovibili Kessie e Bennacer. Come ali piace l’idea di puntare su Rafael Leao o Rebic a sinistra. Mentre a destra Saelemakers o Brahim Diaz sono più che una opzione. In attacco il nuovo arrivato Giroud e l’eterno Ibrahimovic (anche se contro la Sampdoria, molto probabilmente, non ci sarà).