Per il Milan non è un momento positivo. La squadra rossonera sta attraversando una fase di flessione che sta preoccupando i tifosi e non solo. La società sta facendo delle attente analisi per comprendere cosa non funziona e programmare il futuro. La sensazione è che tutti siano in bilico.
Un inizio di 2023 da dimenticare per il Milan. Da quando è ripresa la stagione dopo la sosta per il Mondiale in Qatar, la squadra rossonera pare totalmente diversa dall compagine ammirata nel corso del 2022, anno che ha visto il Milan laurearsi campione d’Italia.
I ragazzi di Pioli stanno attraversando un momento tutt’altro che positivo. Nelle ultime uscite stagionali, infatti, è arrivata una sola vittoria e, per il resto due pareggi e due sconfitte. Un rendimento non di una squadra in salute, anzi. Che il Milan non sta giocando su buoni livelli lo si è potuto capire grazie alle prestazioni messe in atto dalla squadra rossonera nelle ultime gare, tutte caratterizzate, poi, da un unico denominatore comune. In tutte le partie disputate in queste settimane, cioè, nelle sfide dopo la sosta, il Milan ha subito sempre almeno un gol. In cinque gare disputate, la squadra di Stefano Pioli ha subito 9 reti, una media di oltre 1,8 gol subiti a partita.
Milan, la difesa preoccupa
Numeri preoccupanti figli anche di uno stato di forma non ottimale di molti rossoneri. L’unico gol che si potrebbe considerare indolore è quello che il Milan ha subito contro la Salernitana, visto che la gara dell’Arechi è terminata 2-1 in favore della compagine rossonera. Per il resto, invece, il Milan è stato fermato sul 2-2 sia dalla Roma che dal Lecce. Se questi risultati riguardano il campionato, altri gol, invece, hanno deciso il destino dei rossoneri in Coppa Italia e nella finale di Supercoppa Italiana. Un gol del Torino, ad esempio, è stato sufficiente per estromettere la formazione di Stefano Pioli dalla Coppa Italia. Sono, invece, serviti tre gol all’Inter per piegare i campioni d’Italia e per conquistare la Supercoppa Italiana.
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Milan, Maldini pensa ad una rivoluzione in attacco
Al netto dei risultati raccolti, occorre dire che, nelle ultime settimane, escluso Leao, sono pochi i gol realizzati dagli attaccanti rossoneri. Al momento, infatti, alla squadra di Pioli sta mancando l’apporto dei gol di Giroud. Altro assente di questo periodo è Rebic che, comunque, pare stia recuperando dall’infortunio che lo sta tenendo lontano dal campo dal alcune settimane. Al netto di ogni ragionamento su Leao, che sta discutendo i nuovi termini del prossimo contratto, Paolo Maldini deve risolvere la situazione dell’attacco. O meglio, il direttore dell’area tecnica rossonera deve decidere se offrire un rinnovo a Giroud e a Rebic o puntare su altri profili. La sensazione è che la momento siano tutti in bilico con la possibilità di mettere in atto una vera e propria rivoluzione. Attualmente al Milan piacciono sia Okafor che Ziyech che potrebbero diventare parte del nuovo corso rossonero.