Il Milan inizia a risalire la china ma ancora non ha risolto tutti i suoi problemi: uno è Leao, la critica al portoghese
Il mese di gennaio è stato davvero orribile per il Milan, che ha inanellato una lunga serie di risultati negativi, compromettendo buona parte della sua stagione. In poche settimane, i rossoneri hanno abbandonato Coppa Italia e corsa scudetto, venendo anche sconfitti malamente in Supercoppa italiana. Una crisi totale difficile da preventivare per la compagine di Stefano Pioli, che oltre ai risultati negativi si era avvitata anche in una spirale di prestazioni sempre più sconcertanti.
Milan, il peggio è alle spalle: ora bisogna tornare al top, Leao è la chiave
Da una decina di giorni, le cose sono migliorate. Il ritorno alla vittoria con Torino, Tottenham e Monza ha fatto risalire l’autostima del gruppo, recuperare solidità mentale e portato risultati importanti per guardare con fiducia al finale di stagione. La difesa a tre ha limitato i rischi difensivi, la squadra non è ancora brillantissima come lo era prima e deve ancora riprendere i suoi picchi di rendimento. Come Leao, ancora in crisi in questo periodo e che da tempo non si esprime su certi standard. Anche da lui passano molte delle ambizioni del Diavolo.
Milan, Cassano contro Leao: “Dimostri quanto vale, contratto o non contratto”
Il portoghese, inevitabilmente, è una figura cruciale, anche per il dibattito sul suo futuro. Un commento su di lui è stato espresso a gamba tesa da Antonio Cassano, che come suo costume non le ha certo mandate a dire.
Alla ‘Bobo Tv’, l’ex fuoriclasse barese è stato piuttosto chiaro: “Nel Milan nelle ultime partite, sto rivedendo Theo Hernandez, Messias fa quello che può e Giroud lotta anche se fa fatica fisicamente. Ma sto ancora aspettando Leao, sono due mesi che lo aspetto, dopo la prova con la Salernitana. Contratto o non contratto, deve dimostrare quello che vale. Anche con il Tottenham non ha fatto bene, vediamo al ritorno che cosa riuscirà a fare. La realtà dei fatti è che se vuoi essere un giocatore top e decisivo devi darti da fare, ma in Europa è dura. Se dimostra, può valere le sue richieste contrattuali. Il Milan, in generale, in questo periodo ancora non mi piace. Hai recuperato la fiducia con gli ultimi risultati passando alla difesa a tre e va bene, ma ora c’è bisogno di altro. Il meglio, lo hanno dato con la difesa a quattro e giocando uomo su uomo a viso aperto. E’ una squadra che ha bisogno di qualità e di fare la partita, mettendo in condizione i giocatori di dare quel qualcosa in più”.