Milan, è addio Pioli: esonero o dimissioni, i motivi della rottura

Appena venti giorni fa era quasi impossibile prevedere uno scenario di tale crisi in casa Milan. I rossoneri hanno perso di fatto tutti gli obiettivi stagionali ed ora devono lottare per non rendere disastrosa l’annata. Gli uomini di Pioli sono chiamati a qualificarsi per la prossima Champions League per salvare il salvabile.

Una stagione che con ogni probabilità sarà l’ultima per Stefano Pioli alla guida del Milan. I rapporti tra l’allenatore e la società non sarebbero ottimi come pochi mesi fa quando arrivò il rinnovo di contratto fino al giugno del 2024. Per il tecnico si profila un addio che potrebbe arrivare o con un esonero o con delle dimissioni al termine della stagione.

Rottura tra Maldini e Pioli
Maldini e Pioli

Milan e Pioli insieme fino a giugno, poi sarà addio

Stefano Pioli guiderà il Milan fino alla fine del campionato a meno di clamorosi colpi di scena. I campioni d’Italia in carica hanno intenzione di chiudere l’annata con il proprio allenatore ma a giugno le strade dovrebbero dividersi. Sono molti i nomi che sono stati accostati alla panchina rossonera negli ultimi giorni ma al momento non appare esserci nulla di concreto. Sarà anche fondamentale capire quale sarà la posizione di classifica della squadra rossonera in vista della prossima stagione, con la qualificazione in Champions League che potrebbe ingolosire qualche tecnico di livello internazionale. Una conferma di Pioli non è da escludere a prescindere ma ci sono delle motivazioni ben chiare che stanno portando alla rottura tra tecnico e società.

Calciomercato Milan, Maldini e Massara lavorano
Maldini e Massara © LaPresse

Pioli saluterà il Milan, i motivi dell’addio

Oltre ai risultati deludenti ed agli obiettivi stagionali persi già a gennaio, in casa Milan non si respira un’aria di tranquillità tra tecnico e società. Le scelte di formazione di Pioli hanno sconfessato di fatto quelle dei dirigenti durante la sessione di calciomercato estiva. Tutti gli acquisti portati in dotazione alla rosa da Maldini e Massara sono stati ampiamente bocciati dal tecnico rossonero. Da Adli a Vranckx, passando per Thiaw a De Ketelaere, sono molti i calciatori che non stanno trovando spazio alla corte del tecnico. Stesso discorso per il giovane Lazetic, arrivato lo scorso gennaio, e per Origi che, pienamente recuperato, è sempre alle spalle di Giroud (palesemente stanco dopo il mondiale). Decisioni che hanno svalutato l’operato sul calciomercato di Maldini e Massara con i calciatori che hanno visto andare in picchiata le proprie valutazioni.

Il Milan si trova di fatto a giocare spesso con una formazione composta da calciatori già presenti durante lo scorso anno, senza Kessié, perno fondamentale dello scacchiere rossonero. Non alzando il livello di competitività della rosa, il Milan si è trovato a fare una fatica enorme a metà stagione. La scelta di non intervenire poi sul calciomercato invernale non è stata digerita benissimo dal tecnico che si aspettava un rinforzo per il reparto offensivo, specie sull’out di destra.

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