Vicini alla ripresa del campionato, uno dei temi di maggior curiosità è la durata dei recuperi a fine gara: l’annuncio definitivo
I Mondiali in Qatar sono andati in archivio consegnando agli annali la storica vittoria dell’Argentina, attesa da ben 36 anni, in una finale epica contro la Francia, probabilmente la più bella di sempre. Tanti i match che hanno riservato emozioni e colpi di scena, ma a far discutere, nella rassegna iridata, è stato soprattutto un aspetto: quello della durata dei recuperi, in formato extra large.
Mondiali in Qatar, maxi recuperi nella storia: e in Serie A?
Il record si è toccato in Inghilterra-Iran, con ben 27 minuti di recupero totali tra primo e secondo tempo. E se in quel caso, tra il grave infortunio del portiere iraniano nella prima frazione e le chiamate del Var nella ripresa, i recuperi di 14 e 13 minuti, pur eclatanti, erano apparsi nella misura delle cose, in diversi altri match altri recuperi in formato maxi hanno fatto più discutere, con la decisione di recuperare ogni minima perdita di tempo comunicata e spiegata da Collina soltanto a torneo in corso. Una novità che, forse andando verso l’introduzione del tempo effettivo, in molti hanno comunque apprezzato, pur nella stranezza di gare dalla durata così allungata. E l’interrogativo è stato inevitabile: anche in Serie A, d’ora in poi, vedremo recuperi di questo genere?
Graziano Cesari a TV Play, l’annuncio: “Recuperi? Ecco cosa ha deciso Rocchi”
La sensazione è che almeno per ora non si procederà in tal senso. A spiegarlo, confermando la tendenza della nostra classe arbitrale già anticipata dal designatore Gianluca Rocchi, è l’ex arbitro, oggi opinionista, Graziano Cesari, intervistato da ‘Tv Play’.
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“Rocchi è stato molto chiaro, i maxi recuperi in campionato non ci saranno – ha dichiarato – Il Mondiale è una competizione chiusa in cui si possono scegliere regole diverse, in campionato le direttive non possono cambiare in corso”. Cesari ha bocciato la scelta di Collina e l’applicazione che ne è derivata: “E’ stata una follia, la sensazione è che il singolo arbitro avesse troppa discrezionalità. Tempo effettivo? Sono favorevole, con un cronometrista ufficiale non potranno più esserci significative differenze. Ciò che cambierei dell’attuale regolamento riguarda anche il Var, con la possibilità, finalmente, di istituire una chiamata per gli allenatori. E più avanti si potrebbe andare anche verso un ulteriore aumento del numero dei cambi, passando dagli attuali cinque a sette in totale”.