Il ct Roberto Mancini può lasciare l’Italia dopo la Nations League: per lui la panchina più ambita con Jorginho al seguito
Chissà cosa sarebbe accaduto se quel maledetto rigore assegnato al 90′ fosse entrato. L’Italia avrebbe conquistato aritmeticamente il diritto a partecipare ai Mondiali in Qatar, e tanti discorsi – sia sul futuro del CT, che sul destino di parecchi giocatori di quel gruppo – sarebbero stati diversi.
Jorginho però, in quella notte stregata dell’Olimpico, il 12 novembre del 2021, il penalty lo ha calciato alle stelle. Da lì, dal match point mondiale fallito, accadde poi l’incredibile. Prima lo scialbo pareggio a reti inviolate in Irlanda del Nord che costrinse l’Italia agli spareggi. Poi la surreale notte di Palermo, con la clamorosa sconfitta nelle semifinali Playoff patita contro la Macedonia del Nord. Addio Mondiali. Mancini messo sulla graticola dopo il trionfo europeo. E Jorginho, l’ex infallibile rigorista azzurro, accusato di aver dato un calcio al destino, gettando alle ortiche un traguardo che pareva ormai raggiunto. Mancini e Jorginho, sempre loro, gli stessi che hanno subìto forse le critiche più veementi dopo i disastri testè raccontati, potrebbero ora seguire lo stesso cammino. Che però non è tinto d’azzurro.
Secondo gli ultimi rumors seguiti al non troppo esaltante (per usare un eufemismo) doppio impegno della Nazionale nelle prime gare di qualficazione ad Euro 2024, il tecnico di Jesi starebbe meditando un clamoroso addio. Che però non si consumerebbe immediatamente. Nelle idee dell’ex allenatore, tra gli altri, di Manchester City ed Inter, ci sarebbe la volontà di vincere la Nations League, congedandosi così dalla Nazionale con un altro alloro. Ripagando così, sebbene in piccola parte, i tifosi italiani dalla tremenda delusione Mondiale. Questa però è solamente la prima parte del disegno di Mancini.
Il sogno dell’ex gemello del compianto Gianluca Vialli alla Samp è quello di prendere il posto di Christophe Galtier sulla prestigiosa panchina del PSG. E di portarsi con sé il fedelissimo centrocampista italo-brasiliano. Oltre alla possibilità di rimettersi in gioco come tecnico di una squadra di club dopo tanti anni, Mancini avrebbe l’opportunità di allenare una delle squadre con più talento in rosa dell’intero panorama calcistico mondiale. Una soddisfazione che il CT sente di meritare per il percorso fatto, che lo ha portato a vincere ovunque sia andato. Nazionale italiana compresa.
Del resto, la posizione di Galtier al PSG è talmente traballante che la questione non riguarda più se il tecnico francese resterà o meno sulla panchina dei parigini, quanto su chi prenderà il suo posto. E che dire di Jorginho, il calciatore che riformerebbe, assieme a Verratti, la coppia di playmaker che guidò l’Italia al trionfo di Euro2020? La candidatura di Mancini, con annessa la richiesta di farsi seguire da Jorginho, potrebbe esser presa in seria considerazione da Nasser Al-Khelaifi, che sta per varare l’ennesima rivoluzione della sua gestione alla guida del club.
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