Calciomercato Juventus, i bianconeri progettano la squadra del futuro e lo fanno senza Ronaldo. O meglio, lo fanno tenendo in considerazione di salutare il portoghese durante la prossima estate. Tanti soldi da poter investire. 
Tra possibile incasso per la sua cessione e il risparmio per l’ultimo anno del suo contratto, la Juventus potrebbe avere a disposizione circa 60 milioni di euro grazie all’addio di Cristiano Ronaldo. Il portoghese è stato bersagliato in modo importante dopo l’eliminazione dalla Champions League della Juventus. L’ex Real Madrid ha voluto rispondere a suo modo sul campo, con una tripletta al Cagliari, ma ciò non placa le voci riguardo il suo futuro.
L’asso di Madeira da molti viene dato come sicuro partente in casa Juventus, nonostante Paratici abbia dichiarato l’incedibilità dell’attaccante. Il Real Madrid è considerato il possibile grande ritorno, con Zidane e Butragueno che sulla questione hanno chiosato, lasciando qualche spiraglio aperto.
In caso di cessione di Ronaldo, per il quale la Juventus chiede almeno 30 milioni di euro, Paratici avrà a disposizione un tesoretto da poter reinvestire sul mercato.
Leggi anche–> Juve, le ultime di mercato
Calciomercato Juventus; gli obiettivi di Paratici
Come detto tra possibile incasso per la sua cessione e risparmio sull’ultimo anno di contratto la Juve potrebbe avere a disposizione circa 60 milioni di euro da poter investire sul mercato. Paratici, secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, opererebbe un vero e proprio restyling virando su profili giovani e affermati.
Gosens, valutato 40 milioni, Locatelli (altrettanti) sono gli obiettivi principali per rafforzare fasce e centrocampo, le zone più fragili della rosa di Pirlo. Occhio anche all’ipotesi Milik per l’attacco: l’ex Napoli ha una clausola di rescissione che gli permetterebbe di svincolarsi dal Marsiglia in caso di mancata qualificazione in Champions League. Prezzo? 12 milioni di euro.
Ulteriori fondi la Juve potrebbe trovarli dalle eventuali cessioni di Dybala, Ramsey e Alex Sandro, i “big” più sacrificabili.
