La Juve chiede di anticipare Juve-Milan: colpa del sorteggio di Champions League

Juventus-Udinese
Juventus © Getty Images

Il sorteggio per i quarti di finale di Champions League catalizzerà l’attenzione di tutto il mondo del calcio. Oggi, dopo le ore 12.00, sapremo quali saranno gli accoppiamenti per la decisiva fase della competizione europea e soprattutto quali saranno le avversarie delle italiane. La Juventus, società che spera nel sorteggio più agevole possibile, dà contemporaneamente un occhio al calendario europeo ed uno al calendario della Serie A. Entrambi gli obiettivi risultano essere importanti per i bianconeri in una stagione che, soltanto poche settimane fa, pareva essere completamente compromessa. La massima attenzione dei dirigenti bianconeri è momentaneamente legata a Juventus-Milan, gara che da calendario si dovrebbe giocare sabato 31 marzo alle ore 20.45. 

La Juve chiede di anticipare Juve-Milan: colpa del sorteggio di Champions League

Nel caso in cui, al termine del sorteggio che si terrà stamani a Nyon, la Juventus dovesse essere sorteggiata per giocare la sua gara d’andata dei quarti di finale nella serata di martedì 3 aprile, la dirigenza bianconera, come raccontato dalla Gazzetta dello Sport, chiederebbe quasi certamente alla Lega di Serie A di poter anticipare il match. La richiesta bianconera potrebbe far spostare la partita addirittura al venerdì sera, 30 marzo, ma molto più probabile pare il possibile cambiamento di orario della gara.

Juve-Milan: nuovo orario per la partita di campionato?

La super classica si va infatti ad inserire nel contesto di una giornata molto particolare, quella che anticipa le festività pasquali. La Lega di Serie A potrebbe così decidere di far cominciare il match, sempre sabato 31, alle ore 12.30 o alle ore 15.00, in concomitanza con le altre gare del turno. L’attenzione è dunque puntata sull’urna di Nyon: la Serie A potrebbe ricevere diverse importanti notizie proprio dalla Svizzera. Juventus e Roma hanno intanto già gli occhi sbarrati: il rischio derby è altissimo ed il calcio italiano spera concretamente di poterlo evitare.

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